Direzione Messico, in un sito desertico della Baja California Sur, un luogo magico, dove si trova una nuova sede del Mexican Open. Spazio dedicato allo sport durante la stagione e club sportivo ad uso privato il resto dell’anno, l’edificio del Cabo Sports Complex doveva includere e integrarsi il più possibile nel paesaggio senza snaturarlo.


Il progetto “ha mostrato un mondo in cui è stato possibile creare un’architettura che, invece di fare rumore, cerca di rimanere silenziosa nel suo contesto, riposando in mezzo allo straordinario spettacolo che la natura offre. Il progetto cerca di rispettare il più possibile l’ambiente naturale che lo circonda, quindi l’obiettivo principale di questa architettura è stato quello di rimanere in silenzio di fronte alla bellezza del luogo in cui si trova”.


Per fare questo, l’utilizzo di materiali locali a basso impatto ambientale è stato fondamentale per la realizzazione del progetto. Pertanto, il sito è stato costruito con una serie di muri di terra compatta, oltre a telai progettati con legno della regione. Il risultato? Uno spazio aperto per lo svago libero e flessibile alle esigenze dei diversi fruitori, dove ammirare la vegetazione endemica e la bellezza dei paesaggi che ogni giorno incantano questo luogo.

Un modo di fare che riassume perfettamente l’approccio dell’architetto Hector Barroso, che cerca di generare nuove proposte architettoniche che possano integrarsi nel loro ambiente, sfruttando le risorse naturali di ogni luogo, traendo vantaggio dall’influenza di luci e ombre, della vegetazione circostante, della composizione del terreno, ma anche degli accidenti geografici.
https://tallerhectorbarroso.com/
Lisa Agostini