Inaugurato solo due anni fa, il ristorante Marchon è il riflesso stesso della gastronomia moderna. Alla guida, lo chef gourmet Alexandre Marchon propone una cucina istintiva di una semplicità sconcertante. Alla scoerta di questo luogo dove prevalgono l’emozione e la cordialità.




Chef autodidatta, Alexandre Marchon si è lanciato prima nella cucina gourmet a domicilio, poi in effimeri pop-up come il ristorante Polichinelle di Christophe Michalak e Hervé Burggraf. Dopo esperienze fruttuose e arricchenti, Alexandre Marchon ha deciso di spiccare il volo aprendo un proprio ristorante nell’11° arrondissement di Parigi.
Definendosi un ristorante neo-gastronomico, Marchon dà uno sguardo moderno al mondo culinario che lo circonda. Niente tovaglie bianche, servizio rilassato e playlist al passo con i tempi fanno di questo ristorante un “ambiente caldo” dove il piacere dell’accoglienza è fondamentale. “Insieme all’architetto, Roman Akira Frankel, abbiamo lavorato fianco a fianco per immaginare gli interni di Marchon […] Il mio desiderio era che questo luogo diventasse uno spazio aperto”, aggiunge lo chef gourmet. Con il suo amico, fondatore di Akira Studio, Alexandre Marchon invoca nel cuore del suo ristorante colori a volte caldi, a volte materiali organici. Rivestimento in terracotta, pavimento in graniglia e pass in acciaio corten offrono un certo calore, in simbiosi con la cucina che propone.
Con tre amaretti da tavola ecologici sul banco, lo chef culinario promuove una cucina locale e responsabile. Nei suoi grandi piatti, Marchon presta particolare attenzione alle verdure, secondo lui troppo spesso trascurate: “Mi impegno a cucinare con prodotti biologici e ragionati di produzioni rispettose dell’ambiente“. Il suo obiettivo? Trovare l’abbinamento perfetto tra un prodotto e l’altro. Carne e pesce – provenienti dalla pesca alla lenza – sono usati come condimenti nei piatti stagionali dello chef. “Le mie migliori ispirazioni sono i produttori con cui collaboro, è la natura che decide cosa cucinerò e non il contrario”, afferma Alexandre Marchon.
All’ora di pranzo, troviamo un menù disinibito che viene offerto orchestrato in base agli arrivi dei suoi fornitori come Lola Périer, giardiniera dell’Ile de France. Non appena fa buio, in tre, cinque o sette passaggi, Alexandre Marchon introduce i suoi ospiti in un universo culinario innovativo, gourmet e gioviale. Per quanto riguarda la carta dei vini, Marchon propone cuvée naturali e biodinamiche che ben si sposano con i piatti proposti. “Dobbiamo riuscire a consumare in modo diverso e noi in primis i ristoratori […] Dobbiamo imparare a riequilibrare il nostro modo di consumare e insegnare alle generazioni future a cucinare in modo diverso, per me questo è molto importante”. conclude Alexandre Marchon.
161 rue Saint Maur 75011 Paris
Marine Mimouni