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Francia – Parigi

Rendere visibile l’invisibile, quei senzatetto che vagano o ristagnano nelle nostre strade, in questo caso quelle di Los Angeles: questa la missione mirabilmente compiuta dal fotografo ispano-svizzero Carlos Leal. Lontano dalla fotografia documentaristica, le sue immagini estremamente raffinate e ben composte hanno la forza di un pugno.

© Carlos Leal

Ellittiche, non si mostrano mai in modo spudorato, ma ci danno solo indizi che lasciano intravedere i drammi che si svolgono sui marciapiedi: qui, una mano premuta contro un muro nero, là un carretto abbandonato pieno di borse e vestiti vecchi; qui, una nuvola di fumo nero che apprendiamo provenire da un mucchio di cose bruciate da un senzatetto in mezzo all’autostrada, lì, un uomo seduto contro un muro nascosto sotto una camicia che funge da velo (Ghost in the city, 2022), un altro ancora qui, sepolto sotto una coperta in sedia a rotelle…

Tanti fantasmi che sono diventati i protagonisti delle nostre tragedie urbane. Ex rapper del gruppo Sens Unik, Carlos Leal non ha paura di niente ma è con grande poesia che mostra il dietro le quinte della città di tutte le fantasie del successo sociale. Vera e propria mise en abîme dell’illusorio sogno americano, la sua stazione di servizio (intitolata Oil Temple) risplende di tutta la sua luce nella notte oscura. Un chiaroscuro inquietante – e molto minimalista – che la dice lunga sugli orrori della nostra modernità.

STEPHANIE DULOUT

Carlos Leal – Fearless

Fino al 29 luglio

Galleria Ester Woerdehoff

36, rue Falguière, Parigi XV