France – Parigi
Dal 7 al 16 settembre Parigi torna ad essere la capitale del design. Un pretesto ideale per rifarsi gli occhi e per scoprire le novità disegnate da designer affermati e dai protagonisti di domani. La prova con cinque
1) Thibault Huguet per Junot Fine Properties

Giovane studio di architettura nato solo tre anni fa, Thibault Huguet esercita la sua arte sia nella capitale francese che in quella belga. Offrendo i suoi servizi a grandi marchi di lusso, come Cartier o Paco Rabanne, non esita a lavorare per studi di architettura per i quali crea mobili. Ispirato dalla costruzione navale e dall’aeronautica, si addentra in mondi a volte molto lontani dal design, come l’archeologia. In occasione della Paris Design Week, il giovane architetto e designer presenterà la sorprendente consolle “Plane” in acciaio laccato, oltre agli eleganti tavolini “Stern” in multistrato di betulla.


Junot Fine Properties
11, rue de Tournon, 75006 Parigi
thibaulthuguet.com/fr
2) Valentin Jager
Giovane diplomato all’ESAD Saint-Etienne, Valentin Jager concentra la sua pratica del design sulla materia. Quella scelta per la sua mostra parigina si focalizza sul marmo, in partnership con l’azienda Brocatelle, specializzata in questa pietra con venature. Questa collaborazione ha preso la forma della “Toggle Chair”, realizzata in marmo su un nido d’ape in alluminio. Questo composito conferisce al marmo una leggerezza inaspettata per chiunque abbia mai provato a sollevarne una lastra.

La mostra si svolgerà in uno degli spazi del gruppo Galerie Joseph, partner ufficiale dell’evento Paris Design Week. Ex edificio industriale, questo luogo unico, su due livelli, offre un’architettura che coniuga potenza ed eleganza, spazio ideale per accogliere i designer della Paris Design Factory.
Galerie Joseph
116, rue de Turenne, 75003 Parigi
Dal 7 al 16 septembre 2023
valentinjager.cargo.site
3) Studio Bazazo

Agenzia multidisciplinare con sede a Beirut, Studio Bazazo si presenta come uno studio che “spinge i limiti del design sfidando i sistemi che uniscono materiali nobili e tecniche artigianali”. Fondata dall’architetto Ahmad Bazazo cinque anni fa, l’agenzia è specializzata nella creazione di interni di fascia alta, oltre che nel design di mobili e illuminazione.

In occasione della Paris Design Week, presenterà i nuovi pezzi della collezione “Mistral”. Ispirata alle nebbie estive del Mediterraneo, questa gamma, realizzata con massicci blocchi di travertino rosso, presenta una miscela di forme curve che evocano lo spirito del sud della Francia degli anni ’70.
Galerie Joseph
116, rue de Turenne, 75003 Parigi
studiobazazo.com
4) Senimo


Nel 2018, Fabien Colomines si regala una riqualificazione in falegnameria con i Compagnons du Devoir. Un anno dopo nasce Senimo. Falegname che si occupa sia della realizzazione di mobili che di allestimenti su misura, il designer conduce una ricerca intorno alla forma curva, attraverso piccole serie, realizzate con materiali di riuso. Una curva da scoprire attraverso gli sgabelli furiosamente anni Settanta “SHARPEI” e “SHAMALOW”.
Espace Commines
17, rue Commines, 75003 Parigi
senimo.fr
5) Corpus Studio
Agenzia di architettura e design a due teste, fondata da Konrad Steffensen e Ronan Le Grand, Corpus Studio si impegna a dare vita a “spazi, oggetti, luoghi, storie, atmosfere e ambienti. Il nostro approccio è transdisciplinare, unendo architettura, arti decorative, arte e arredamento per creare una visione globale e un’identità unica” spiegano. Corpus Studio è anche un linguaggio estetico unico che si riflette in alcuni risultati visibili durante la Paris Design Week.

Una prima tappa nello spazio di Commines è fondamentale per la collezione BB, realizzata in fusione di alluminio che prende la forma di un semplice cerchio tagliato, disposto e assemblato in modi diversi, creato da un gioco di forme geometriche tanto poetiche quanto funzionali.


Poi direzione allo spazio Expressive Itinérance Design, dove sarà visibile il tavolo della collezione “Apollo”. “Realizzato artigianalmente in pietra lavica dei vulcani italiani, giustappone il carattere massiccio dei suoi blocchi disposti architettonicamente con la delicatezza di una finitura smaltata screpolata”, spiega il duo. Il nome si ispira ai resti del Portale di Apollo sull’isola di Naxos, una struttura tanto monumentale quanto fragile.
Espace Commines
17, rue Commines, 75003 Parigi
corpus.studio
Lisa Agostini