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Germania

È estate sul Mar Baltico. Quattro amici si incontrano in una casa per le vacanze. C’è Léon, un giovane scrittore un po’ timido e c’è l’affascinante Nadja. Questa è la terza volta che Christian Petzold lavora con l’attrice Paula Beer. Dopo Undine: un amore per sempre, è al centro di Il cielo brucia, una commedia romantica al limite di un film catastrofico

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© PAULA BEER

È per lo stranissimo La donna dello scrittore (2018) che Paula Beer incontra per la prima volta Christian Petzold. In questa storia della seconda guerra mondiale girata nella Marsiglia contemporanea, lei è la misteriosa Marie, alla ricerca dell’uomo che ama tra i profughi in fuga dall’occupazione. Il regista tedesco Petzold si è già fatto un nome in Francia per i suoi straordinari Barbara (2012) e Il segreto del suo volto (2014). A ventitré anni, Paula Beer è nota anche al pubblico francese per aver girato due anni prima prima al fianco di Pierre Niney in Frantz, dramma storico diretto da François Ozon. La ritroviamo poi nel 2019 nel kolossal subacqueo di Antonin Baudry Wolf Call – Minaccia in alto mare, nel ruolo della fidanzata dell’operatore di sonar Chanteraide, interpretato da François Civil

 

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© Paula Beer

Dopo La donna dello scrittore, Paula Beer è stata l’attrice protagonista di tutti i film di Christian Petzold. È così che ha vinto l’Orso d’argento come migliore attrice alla Berlinale 2020 per il suo ruolo di specialista dell’urbanistica berlinese e genio dell’acqua nel dramma per metà realistico e per metà fantasy Undine: un amore per sempre. Con Il cielo brucia, Petzold offre a Paula Beer una nuova variazione dello stesso personaggio, affascinante e impenetrabile. “Paula Beer è una delle rarissime attrici che è molto giovane e allo stesso tempo capace di esprimere esperienze che altri hanno solo molto tempo dopo”, ha detto il regista dopo le riprese di Undine: un amore per sempre. “E i due livelli sono sempre presenti contemporaneamente, la giovinezza, la voglia di essere giovani e l’esperienza della vita”. Il cielo brucia è innegabilmente un film sulla giovinezza: l’estate, la spensieratezza, le prime emozioni d’amore. Il quadro è noto. Ma c’è qualcos’altro, una gravità sfuggente nell’aria. “Qualcosa non va”, osserva uno dei personaggi in primo piano, come all’inizio di un film dell’orrore. Ma la tragedia che minaccia non è niente di fantastico. Come suggerisce il titolo del film, si tratta di incendi boschivi e altre conseguenze del cambiamento climatico. E la gioventù del 2023, pur avendo ancora l’amore spensierato delle generazioni precedenti, ha in sé anche una matura consapevolezza delle tematiche ecologiche. E chi meglio di Paula Beer per interpretare questa ricca ambivalenza?

 

Pierre Charpilloz

Le Ciel rouge de Christian Petzold, en salles à partir du 6 septembre 2023