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Francia – Arles

Colori accesi, viso imparruccato, sguardo curioso…: L’Autoritratto come Cindy della fotografa finlandese Emma Sarpaniemi dà il la ai 54ème Rencontres de la Photographie di Arles: oltre alla preminenza delle donne (artiste o curatrici, la tendenza lo obbliga…), la distanza dallo sguardo e la messa in scena della realtà sono essenziali in questo nuovo festival che propone quest’anno ben 44 mostre. Tra queste, presso la chiesa di Sant’Anna, SøsterskapFotografie contemporanee nordiche che onora la soggettività femminile attraverso il lavoro di artisti in attività dagli anni ’80 in Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia.

© Emma Sarpaniemi

Al Palais de l’Archevêché ci si immergerà felicemente nella stranezza e nella bellezza plastica, quasi pittorica, degli Assemblages di Saul Leiter (1923-2013). Foto di strada senza eguali che relegano le silhouette sullo sfondo, tra giochi di riflessi, trasparenze e sfocature, tinte piatte di colore e prospettive nidificate, quasi astratte.

“Geografie dello sguardo”

Al chiostro di Sainte-Trophime, possiamo vedere le sedimentazioni inquietanti dei paesaggi della Camargue realizzati, in situ e in studio, da Eva Nielsen con la complicità di Marianne Derrien, nell’ambito del programma BMW ART MAKERS invitando un duo artista / curatore produrre un lavoro sperimentale attorno all’immagine e alla sua collocazione nello spazio. Fondendo fenomeni ottici e idrogeologici attraverso sovrapposizioni di immagini serigrafate e dipinte, con questa nuova serie Insolare, l’artista franco-danese moltiplica i territori (dell’immagine e del paesaggio) che ci trasportano negli spazi spettrali della Memoria.

© Eva Nielsen

Sempre al chiostro di Sainte-Trophime, anche la mostra di fotografie delle banchine di La Pointe courte, il quartiere dei pescatori di Sète, che Agnès Varda utilizzò per le riprese del suo primo film, La Pointe courte, nel 1954, offusca i confini tra i medium. Fotografie di ricognizione, queste tavole in uno stile molto grafico e realistico danno tutta la sostanza di questo film precursore della New Wave in cui Agnès Varda “realizza travelling in 2CV prima di Chabrol, Truffaut, Godard e Louis Malle” e dove, dopo aver optato per il colore “passa al bianco e nero che rende la realtà più astratta”1.

© Fonds Agnès Varda
“Film in immagini”

“Film in immagini” è il titolo di uno dei temi di questi Incontri che, oltre al sontuoso bianco e nero di Agnès Varda, propongono di riscoprire le opere fotografiche di Wim Wenders (all’espace Van Gogh) così come le fotografie “concepite come scene cinematografiche” di Gregory Crewdson (presso La Mécanique Générale).

© Wim Wenders

In occasione del centenario della nascita di Diane Arbus, LUMA Arles presenta in fine Constellation, una mostra di oltre 450 immagini (alcune delle quali mai viste prima) del maestro della stranezza. 

  1. Patrick Roegiers, Nouvelle vague, romanzo, ed. Grasset, 2023

STÉPHANIE DULOUT

3 luglio – 24 settembre 

rencontres-arles.com

luma.org