Opera prima molto personale, How to have sex è la cronaca delle vacanze di un gruppo di adolescenti inglesi andate a fare festa in una località balneare di Creta.
È una città di mare in Grecia, ma tutti parlano inglese. I turisti sono quasi tutti adolescenti o giovanissimi, che vengono a bere, a fare festa e a bere ancora. I cocktail sono fluo e la vodka si mescola con qualsiasi cosa dolce. Gli americani la chiamano “Spring break”. Tara e le sue amiche sono venute per divertirsi aspettando i risultati degli esami, per scatenarsi e fare qualsiasi cosa finché è ancora possibile e magari per avere le loro prime esperienze sessuali. Il sesso è l’argomento di ogni scherzo e di ogni gioco di bevute. Per uscire si vestono in modo sexy, evitando che le macchie di vomito rovinino l’outfit. Ma soprattutto si divertono come bambine. Dopotutto hanno solo sedici anni. E poi c’è il sesso che immaginano come un divertente delirio, nonostante la pressione della prima volta e quello che accade è patetico e imbarazzante. Sono obbligate a farlo: non sono venute per quello? – Ma vorrebbero essere altrove. E poi c’è lo stupro, così, come se nulla fosse, una mattina quando ti svegli.
Raccontando le vacanze festose delle inglesi poco più giovani di lei, Molly Manning Walker crea un bellissimo e accurato ritratto dell’adolescenza e dell’amicizia femminile che ha vinto il premio Un certain Regard all’ultimo Festival di Cannes. Siamo lontani dall’adolescenza fantasticata dei film per adolescenti americani, ma siamo anche lontani dallo squallore di Spring Breakers di Harmony Korine. Sì, la festa è sempre deludente, ma ce ne andiamo con i postumi di una sbornia e con un sorriso; non è stato poi così male, dopo tutto, creerà ricordi. Quanto alla spinosa questione dello stupro, Molly Manning Walker la affronta con intelligenza: senza mai negarne la violenza, non fa della sua eroina una triste vittima, condannata a un trauma eterno. La sua eroina ha la resilienza della giovinezza. La vita è più complessa e va avanti.
How to have sex di Molly Manning Walker, al cinema dal 15 novembre
Inghilterra – Londra