Vero idolo della storia del design, il Togo, prodotto da Ligne Roset, festeggia quest’anno i suoi 50 anni.
Lanciata nel 1973, questa seduta dalla singolare silhouette è stata inizialmente disprezzata, sia dai professionisti che dal pubblico. La causa è il suo aspetto sgualcito di “tubetto di dentifricio ripiegato su sé stesso come un tubo da stufa e chiuso alle due estremità” spiegò allora il suo designer Michel Ducaroy. A capo del dipartimento design dell’azienda Roset, Ducaroy affronta nuovi concetti di seduta, nati dalla rapida evoluzione dei costumi dell’epoca, ma anche e soprattutto nuovi materiali come ovatte, plastiche termoformate. Una seduta della quale si è rapidamente impossessata la generazione hippie, soprattutto per la sua aspirazione ad essere diversa. Diversi decenni dopo, il Togo è il best-seller del marchio e si regala un nuovo look per il suo 50° anniversario.
Un nuovo look attraverso due nuovi rivestimenti in edizione limitata: “Atom” di Kvadrat e “La Toile du Peintre” di Pierre Frey. Il primo è stato disegnato dallo stilista belga Raf Simons per Kvadrat. Questo tessuto bouclé si ispira ai paesaggi puntinisti dei dipinti espressionisti. Quanto a “La Toile du Peintre”, si tratta di una reinterpretazione di un’opera dell’artista-pittrice Heather Chontos. Una versione disponibile da fine marzo fino a fine dicembre 2023.
Sempre in occasione di questo anniversario, Ligne Roset inserisce nelle sue collezioni permanenti un tessuto denim per il Togo composto per il 49% da materiali riciclati. Un’iniziativa che evidenzia la storia della casa editrice francese, integrandola pienamente con le preoccupazioni del XXI secolo.
Francia – Parigi
https://www.ligne-roset.com/fr/
Lisa Agostini
