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GALERIE JOSEPH 5 rue Saint-Merri
1 200m2, 12917 sqf - entrée cour
GALERIE JOSEPH 116 rue de Turenne
850m2, 9150 sqf / ou 400 m2 4306 sqft- vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH Place des Vosges
250 m2, 2690 sqf - entrée cour
GALERIE JOSEPH 84 rue de Turenne
266m2, 2663 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 51 rue de Turenne
180m2, 1938 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 5-9 rue Bailly
331m2, 3563 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 17 rue Chapon
130m2, 1400 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 4-6 rue de Braque
175m2, 1884 sqf - entrée cour
GALERIE JOSEPH 21 rue Chapon
130m2, 1400 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 47 rue des Tournelles
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GALERIE JOSEPH 66 rue Charlot
100m2, 1077 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 5 rue de Payenne
226m2, 2433 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 43 rue des Tournelles
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200m2, 2153 sqf - vitrine sur rue
GALERIE JOSEPH 47 rue des Tournelles
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GALERIE JOSEPH 78 rue de Turenne
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Da Monaco ai Caraibi c’è un solo chef: Marcel Ravin

Immerso nel sontuoso Monte-Carlo Bay Hotel & Resort, il ristorante Blu Bay, due stelle all’attivo, propone una cucina innovativa ed esotica che ha conquistato per la seconda volta la Guida Michelin.

Premiato con una seconda stella lo scorso marzo, lo chef Marcel Ravin esporta la sua cucina fuori Monaco. Eppure è saldamente radicato nel Principato, dove si è distinto come chef esecutivo del sublime Monte-Carlo Bay Hotel & Resort sin dalla sua apertura nel 2005.

Presenta una cucina dalle influenze caraibiche che gli permette di conquistare, dieci anni dopo, la sua prima stella. Ma non solo. Poiché, Martinicano di nascita, Marcel Ravin si è trasferito nella metropoli all’età di 17 anni per forgiare la sua carriera come futuro chef. Dall’est della Francia fino oltre i suoi confini a Bruxelles, la sua ispirazione culinaria è fatta di una fusione, di viaggi e sapori di qui e altrove. Lui che vede la creazione culinaria come un matrimonio universale, riesce a creare un’alleanza quasi senza precedenti tra Martinica e gastronomia.

Per questo fa appello al suo “palato mentale” in altre parole: la sua memoria gustativa che gli permette di attingere ai suoi ricordi di infanzia o di viaggi e che dà così vita a piatti che trasmettono la sua storia personale. Come il suo uovo Monte-Carlo con manioca e tartufo o il guanciale di vitello al tamarindo che ci porta direttamente nelle Indie occidentali. Chef decisamente contemporaneo, l’aspetto green non viene trascurato nella sua cucina dove le verdure provengono o dal suo orto biologico monegasco o dai mercati di tutto il mondo e dove anche la stagionalità è un valore prezioso.

Proprio come il gesto dello chef: delicato, preciso, studiato che dona alla sua cucina una dimensione strutturata e viva. “Non vendo sogni, do piacere. Questo va di pari passo con una grande esigenza di sé: nell’amore non si vuole mai deludere”, confidava Marcel Ravin dopo la sua seconda stella.

Ma una certezza rimane: fermatevi al Blu Bay, non ve ne pentirete!

https://www.montecarlosbm.com/fr/restaurant-monaco

Cheynnes Tlili