Francia – Parigi
Una finestra appannata, un ombrello appeso a un muro crepato, una bacinella di biancheria bagnata, una bambina addormentata su una panchina… tutte semplicità e stranezza, le fotografie di Claude Batho raccontano la poesia della quotidianità, quella degli oggetti comuni e dei lavori domestici.

Nobilitati dal bianco e nero, individualizzati da inquadrature serrate e teatralizzati dall’uso della luce, una luce di grande purezza, questi oggetti sembrano quasi delle allegorie. Lo specchio che riflette il volto del padre accecato dalla luce che entra dalla finestra evoca l’assenza, così come la finestra appannata (che ci ricorda il lavoro del fotografo ceco Joseph Sudek 1) – che può anche evocare l’oblio o la fantasticheria. Inquietante in più di un modo, la fotografia della bambina in piedi sulla soglia di un corridoio, circondata da ginestre, ricorda gli interni olandesi dipinti nel Secolo d’oro, mentre il torso bagnato avvolto in Le Rideau de douche fotografato nel 1981 evoca inevitabilmente Il famoso Nude under Wet Silk (1937) di Erwin Blumenfeld.


Allegorie
Tutta semplicità, ma anche tutta modestia e gentilezza, le fotografie di Claude Batho hanno anche qualcosa dei memento mori e portano a una certa malinconia. “Queste fotografie […] sono piene del passare del tempo, sui bambini, sulle persone, sulle cose. Volevo rendere sensibili momenti molto semplici, conservarne i silenzi…” ha detto il fotografo che nel 1977 pubblicò Le Moment des choses.

È, invece, sul ritratto di donne (la sorella Elisabeth, le amiche e le donne che incontra e ammira) che Erica Lennard si è concentrata, dall’età di vent’anni, in questi stessi anni 1970-1980. Scatti anch’essi di grande poesia, e di grande eleganza, che rivelano la stessa nitidezza e la stessa morbidezza dello sguardo. Uno sguardo avvolgente che svela, con sensualità e pudore, sagome e volti nella luce.

Scattate in ambientazioni romantiche che annunciano le fotografie di giardini che porteranno una certa notorietà a Erica Lennard, queste donne non sono fotografate come “oggetti del desiderio” ma come esseri viventi, luminosi, misteriosi e radiosi… Un bellissimo inno alle donne…dalle donne.
- 1896-1976
CLAUDE BATHO & ERICA LENNARD – La Vie des femmes
Fino al 23 settembre
3, rue du Pont Louis-Philippe, Parigi IV
STÉPHANIE DULOUT