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SEAN PRICE WILLIAMS, CINEMA INDIPENDENTE DI NEW YORK IN IMMAGINI

Una strana passeggiata in stile Alice nel Paese delle Meraviglie in un’America suburbana e declassata dove ancora incombe l’ombra del trumpismo, The Sweet East è il primo film del più cool dei direttori della fotografia americani, Sean Price Williams.

Il cinema americano sembra sempre capace di sorprenderci. Come dimostra questa graffiante commedia di folle libertà e creatività scoperta all’ultima Quinzaine des Cinéastes (Festival di Cannes 2023). Ci imbattiamo in una galleria di personaggi divertenti e inquietanti, dall’intellettuale neonazista (il geniale Simon Rex) alla colonia di allegri jihadisti. Guidato dalla giovane Talia Ryder nel ruolo principale, il cast di The Sweet East riunisce alcuni dei nuovi talenti più in voga del momento, come Jacob Elordi o Ayo Edebiri (The Bear).

Al di là dell’emozionante scrittura del film e dei suoi personaggi, The Sweet East è anche un film d’immagine. C’è l’ambientazione, innanzitutto: Sean Price Williams ci porta alla scoperta dei sordidi sobborghi di New York, mai filmati prima al cinema. In particolare, scopriremo un improbabile hotel squallido chiamato sobriamente “Le Paris” sul cui tetto troneggia maestosa una replica della Torre Eiffel.

Le inquadrature sgranate del film, girato interamente in 16mm, sono anche la firma del suo autore, direttore della fotografia autodidatta dal look hipster newyorkese, Sean Price Wiliams. È stato nei videoclub che questo figlio di un meccanico del Delaware ha imparato a conoscere il cinema. In particolare all’interno del leggendario Kim’s Video Store nell’East Village di New York. È stato lì che Williams ha conosciuto Alex Ross Perry, che sarebbe diventato una delle figure del cinema indipendente newyorkese. Il giovane direttore della fotografia ha firmato l’immagine di tutti i primi film di Perry, inclusa la famosa commedia dialogata Listen Up Philip, con Jason Schwartzman ed Elisabeth Moss (2014). Di film in film, Sean Price Williams impone il suo stile: 16mm, pellicola Kodak, immagine sgranata e cinepresa spesso a mano, in movimento. Un’estetica ereditata dal cinema indipendente degli anni ’70 che diventerà presto la firma di un nuovo cinema di tendenza, imitato molto presto dalla pubblicità.

Dopo Alex Ross Perry, Sean Price Williams incontra la coppia di cineasti più emblematica del cinema newyorkese contemporaneo, i fratelli Safdie. Per loro, ha creato l’immagine di Heaven Knows What (2014), ma soprattutto di Good Time (2017), un’odissea urbana e notturna a tutta velocità con Robert Pattinson. Il film porta i due fratelli e il loro direttore della fotografia a Cannes, in concorso. Il mondo del cinema ha poi scoperto questo regista di tendenza e dallo stile molto identificabile. Anche se accetta di girare qualche clip (per A$AP Rocky o Brockhampton) e qualche lavoro meno personale (Zeros and Ones di Abel Ferrara), il più delle volte continua a scegliere con rigore le sue collaborazioni, lavorando volentieri per cortometraggi. o produzioni indipendenti a basso costo ma audaci (come Thirst Street di Nathan Silver). Anche se diventato regista, Sean Price Williams non mette da parte la macchina fotografica. Lo sappiamo già dal prossimo film di Nathan Silver, Between the Temples, con – ancora una volta – Jason Schwartzman. Il che non gli impedisce di annunciare un possibile seguito di The Sweet East.

The Sweet East di Sean Price Williams

Al cinema dal 13 marzo 2024

Stati Uniti – New York

youtube.com/watch?v=uh9H30cobyE

Pierre Charpilloz