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PAOLO BARRETTA, VIAGGIARE IN SE STESSI E VERSO L’ALTROVE

Le immagini del fotografo italiano ci trasportano in un universo strano, inquietante, surreale e isolato dal mondo.

My name is winter and I talk about coldness”, questo lo slogan di Paolo Emanuele Barretta sul suo account Behance. Questo ex studente di fotografia, post-produzione e comunicazione ha iniziato con il disegno prima di intraprendere la strada della narrazione visiva e della ritrattistica. Da allora, ha sondato la psiche umana dove i tormenti della solitudine, dell’isolamento, della malinconia, della tristezza, dei sogni e della nostalgia, che caratterizzano la sua tormentata esistenza, prendono vita in un mondo alternativo fuori dal tempo. “Ciò che ho sempre ricercato è la capacità di percepire pienamente il mondo che mi circonda, di creare un ponte che colleghi la mia individualità alla geometria del cosmo”, spiega.

Visioni oniriche

Questo trentenne emergente è uno di quegli artisti poliedrici, o più precisamente, slashers. È un creatore di contenuti digitali con il nome di I am Winter, professore su Domestika, una piattaforma di corsi online, fotografo di e-commerce negli studi di produzione e persino melomane in divenire. Quest’ultima attività gli permette di viaggiare verso mondi sconosciuti attraverso l’ascolto personale e la pratica del piano. Se nella sua costruzione artistica il suo percorso fotografico è stato tumultuoso, i riconoscimenti e le ricompense non si sono fatti attendere. Il suo lavoro è stato esposto in diversi paesi in tutto il mondo, come Francia, Italia, Irlanda, Australia e India. Nel 2021 ha vinto il premio Portrait Of Humanity del British Journal of Photography. Nel frattempo moltiplica le collaborazioni con brand, come Gucci, Versace, Max Mara, Prada e tanti altri. “Nel tempo mi sono costruito una community sui social network con cui condivido il mio lavoro, caratterizzato da una forte ricerca cromatica, stilistica ed emozionale”, precisa.

Conoscenza di sé

Il suo portfolio è quindi intriso di surrealismo, sogno e simbolismo dove spesso predominano il verde e il rosso. C’è qualcosa di lynchiano in questo giovane virtuoso, anche se dice di trarre le sue ispirazioni cinematografiche e fotografiche da Robert Eggers, Richard Kelly, Edward Hopper e Gregory Crewdson. “Considero il mio stile artistico il ponte che mi collega al mondo, aiutandomi a comunicare dove le parole non bastano”. E i suoi progetti eclettici vanno nella direzione del suo campo di esplorazione. Mentre si prepara a pubblicare il suo primo album musicale, nel novembre 2023 ha pubblicato il libro I am Winter (Ed. Psicografici), dove racconta la sua storia attraverso le sue fotografie. “Esistono infinite versioni dello stesso individuo, con così tante sfumature che è incredibilmente difficile definirsi autocoscienti. (…) La confusione dentro di me mi ha portato a trovare nella fotografia un giusto scambio tra ciò che avevo bisogno di esprimere e una vaga risposta da parte del mondo”.

Nathalie Dassa

I Am Winter de Paolo Emanuele Barretta

Psicografici Editore, novembre 2023

25 €

psicograficieditore.com/shop/libri/i-am-winter/

paolobarrettaph.com

Italie