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DIANE BENOIT DU REY, VIBRAZIONI OTTICHE

Iridescenza, Chroma, Vibrazione…, tutte palpitazioni cromatiche, i dipinti di Diane Benoit du Rey ci ipnotizzano. È sempre sotto il titolo di Hypnose che lo scorso autunno i suoi grandi tessuti dipinti e il suo Disque sablé sono stati esposti sotto la cupola dell’Espace Richaud a Versailles.

Composta da cinquanta metri di tendaggi dipinti sospesi tra la cupola a cassettoni e il colonnato della rotonda dello spazio di Versailles e da un grande Disco colorato composto da 400 chili di sabbia pigmentata, questa installazione in situ invitava i visitatori a una vera esperienza pittorica. Un vero tuffo nella pittura e nelle sfumature di colore. Un mirabile dispiegamento di colori nello spazio, questo capolavoro è stato il culmine di un lavoro astratto sulla luce iniziato diversi anni fa.

Nata nel 1989 a Versailles e formatasi alla Scuola di Arti Decorative di Strasburgo, Diane Benoit du Rey ha visto la sua vocazione di pittrice minimalista nascere dall’osservazione della rivelazione delle cose (spazi e personaggi) attraverso la luce. Lontana dal ritorno della pittura figurativa e dalla moda dell’iperrealismo, si dedica da anni alla rappresentazione del fenomeno luminoso attraverso un’affascinante “esplorazione cromatica”.

Come Mark Rothko (attualmente esposto in maestà alla Fondation Louis Vuitton1), o l’ultimo Hans Hartung, quello del periodo dello spraying, è infatti come “materia luminosa”, come fonte di luce che Diane Benoit du Rey considera e prende la pittura a testa alta. Procedendo per sovrapposizione di strati per far emergere dalla profondità dello sfondo la potenza radiosa dei colori e farli muovere in un’infinità di sfumature, la pittrice fa emergere tutta il midollo sostanziale del dipinto che sembra qui infondere la luce nei succhi di colori presto tramutati in vapori colorati: ovunque vibra, agita, palpita… Così del grande Disco colorato installato a Versailles dove la nuvola gialla centrale, come un cuore pulsante, fa palpitare con sé tutti i vapori iridescenti che la circondano in un vortice di gradienti. Un’opera ipnotica come i dipinti che mostrano in primo piano le sottili transizioni dal blu al rosa, dal rosa al giallo e dal giallo al verde bluastro… Affascinanti mutazioni cromatiche dove possiamo vedere, tra gli altri fenomeni ottici, fosfeni o persistenza retinica, questi colori e punti luminosi che percepiamo ad occhi chiusi.

Questa esplorazione lumino-cromatica che porta ad andare oltre la piattezza della tela che, muovendosi, sembra dotata di una terza, addirittura quarta dimensione, l’artista la realizza anche in 3D con le sue sculture luminose, denominate Lumen. Una sorta di sculture al neon in vetro laccato, oggetti ibridi, sia pittura che scultura, destinati a “portare alla luce il dipinto”, sono stati realizzati in collaborazione con un vetraio, un laccatore e un esperto di illuminazione e sono stati presentati al Design Miami dello scorso dicembre.

  1. Fino al 2 aprile. Vedere Acumen #39

STÉPHANIE DULOUT 

Mostra “Inside” – solo show

Galerie Le Feuvre & Roze 

164, rue du Faubourg Saint-Honoré, Parigi VIII

Dal 13 al 27 gennaio

Mostra “Lumen” – solo show

Galerie Scène Ouverte 

72, rue Mazarine, Parigi VI

@gallery_sceneouverte

a marzo

Pubblicazione: Hypnose, catalogo della mostra omonima che si è tenuta dal 3 dicembre all’Espace Richaud di Versailles, ed. Lord Byron

Francia – Parigi