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ISSY WOOD, Fantasie e vanità

Giovane astro nascente della pittura britannica1, Issy Wood ha tenuto la sua prima mostra francese al Lafayette Anticipations. Distribuito, in sessanta dipinti e altrettanti aneddoti personali, come un diario visivo, questo tuffo nell’intimità mescolando kitsch e banalità la dice lunga sugli stereotipi della nostra società.

Cappotto di pelle nera lucida come quelli dei sedili delle auto o delle otturazioni dentali dipinte in primo piano; scatole di latta luccicanti, piatti di porcellana e d’argento; armature e giacche di pelle dipinte su velluto con un effetto visivo sorprendente… La pittura di Issy Wood colpisce tanto per la sua meticolosità e il suo aspetto quasi tattile quanto per la diversità dei motivi che associa a dispositivi che spesso evocano schermi divisi. “Considero i dipinti su doppio pannello di velluto come “appuntamenti romantici”, scrive sul cartello di un olio su velluto del 2021 intitolato Steed Energy [L’energia della cavalcatura], aggiungendo alle sue parole: “Qui la femminilità associata con la giacca di pelle bovina e il machismo associato alla pettorina del cavaliere si confondono. Il sottile groviglio di armature e la violenza implicita contenuta nell’atto di indossare la pelle di un animale ci fanno dubitare di chi indossi cosa. »

Prendendo spunto da altre associazioni innaturali, il suo dipinto Housecooling study [Studio sul raffreddamento delle case, 2023] viene descritto come proveniente da un “photo dump”, “nel gergo dei social network, una selezione di immagini pubblicate nello stesso periodo”, in questo caso, una lampada, fantasiosi stampi per gelatina e l’interno di un’auto. “Passo il tempo assemblando immagini per i miei quadri e talvolta ciò che decido di dipingere è semplicemente ciò che è nella mia orbita in un dato momento”.

Selfie e photodumping

Da lì, queste impressionanti serie di tele monumentali rappresentano la collezione di salsiere, zuppiere, piatti e altre porcellane ereditate dalla nonna. Vi troviamo il gusto attualissimo per l’iperrealismo (qui votato all’illusione) ma ancor più qualcosa di morboso e molto ossessivo. “Fantasie personali” o “feticci contemporanei”?, l’artista londinese “indugia nell’intimo per scoprire ciò che si nasconde sotto i codici presumibilmente concordati della società”, scrive Guillaume Houzé2 nella prefazione al catalogo. E aggiunge: “Dietro oggetti apparentemente banali, innocenti e preziosi, Issy Wood dipinge la violenza dello spazio domestico e lo scorrere del tempo [in] tante vanità […] a tratti ironiche e aspre”. Così, nei suoi dipinti di orologi o selfie, dove l’artista non esita a maltrattare la sua immagine.

Giocando con gli stereotipi virilisti attraverso motivi ultra-sessualizzati (giacca di pelle, interni scintillanti di auto, ecc.), Issy Wood attacca anche i cliché femminili.

  1. Née en 1993 et formée à la Royal Academy of Arts de Londres, l’artiste s’adonne aussi à l’écriture et à la composition musicale.
  2. Président de la fondation Lafayette Anticipations. 

STÉPHANIE DULOUT

«Issy Wood. Study For No»

Lafayette Anticipations

9, rue du Plâtre, Paris 4e 

Jusqu’au 7 janvier 2024

lafayetteanticipations.com