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GEORGE BYRNE, FRAMMENTI DEL SOGNO CALIFORNIANO

Dietro il suo obiettivo, la città diventa un ambiente soprannaturale. Dal suo arrivo in terra californiana nel 2010, George Byrne, originario dell’Australia, ha costruito un portfolio che trasforma strutture architettoniche e paesaggi urbani in astrazioni pittoriche.

 

Nel loro girovagare, catturano frammenti dello scenario californiano in un insieme di linee geometriche tra cemento, cielo e palme. Il tutto esaltato da una palette di colori pastello e luminosi dove compaiono ombre in movimento e frammentate. Dopo il libro Post Truth, esce oggi Surréalité, svelando in 68 immagini, scattate con una Mamiya e una Pentax, tutta la bellezza della banalità urbana, tra sogno e realtà.

Sono sempre stato interessato alla fotografia urbana, ma è stato a Los Angeles, quando ho iniziato a fotografare a colori e a sperimentare manipolazione e assemblaggio, che ho sentito che avrei potuto farne qualcosa di molto espressivo e originale”, spiega. Attraverso questo libro presenta molte delle sue serie, mostrando le fasi e la progressiva evoluzione del suo lavoro tra immagini grezze e collage fotografici astratti. Nel febbraio 2024, la sua nuova serie Synthetica sarà esposta nella sua nativa Sydney. Anche in questo caso, il fratello dell’attrice hollywoodiana Rose Byrne dovrebbe continuare le sue peregrinazioni, moltiplicando prospettive oniriche e minimaliste.

Nathalie Dassa

Surréalité par George Byrne

Éditions du Chêne

editionsduchene.fr/chene/surrealite

georgebyrne.com

@george_byrne

Crediti fotografici © George Byrne