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DJENEBA ADUAYOM, L’ESSERE E MA GESTUALITA EMOTIVA

États-Unis – Los Angeles

L’immaginario visivo di questa artista-fotografa, trasferitasi in California, ci trasporta nei suoi mondi interiori e immaginari tra emozione e colore, movimento e performance.

 

   La creazione dovrebbe essere ampia e illimitata, versatile e senza fine, tutto allo stesso tempo”, lo afferma forte e chiaro Djeneba Aduayom su Büro, agenzia artistica fondata da Annika Vogt che la rappresenta. Questa ex ballerina professionista è diventata una fotografa eccezionale, esplorando i parallelismi tra realtà e fantasia. Dalla sua California meridionale, attinge al suo patrimonio culturale francese, italiano e africano per creare universi metaforici e immaginari in cui l’emozione compete con l’astrazione, il movimento e la performance. Per questa virtuosa empatica, l’esperienza umana è più universale e unificante che individuale e irrisoria. Dualità che si giustappongono nelle sue diverse serie. A partire dalla prospettiva atmosferica. Offre qui la sua visione poetica e traumatica su come l’essere umano trasforma la salute del pianeta. “Mentre le nostre azioni e inazioni collettive continuano a distruggere il nostro mondo e le nostre risorse, la natura di questa realtà in cui viviamo oggi è brutale”, spiega. “Ecco, mi chiedo cosa rimarrà di noi una volta che ce ne saremo andati – Semplici installazioni che potrebbero offrire testimonianza della nostra presenza passata? O, forse, niente affatto – Solo un pianeta bruciato, infestato da ricordi lontani e false illusioni?”.

 

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© Djeneba Aduayom-Atmospheric Perspective6

Combinare le tecniche e i punti di vista

È sempre con sensibilità che Djeneba Aduayom sonda le prospettive umane, fondendo approcci e punti di vista tra i suoi modelli e ciò che vive. Per Reflected Reveries, propone una visione astratta del processo di identificazione come essere umano unico, mescolando tecniche analogiche. Questo progetto riflette l’unicità del suo soggetto che mescola con la sua, integrando stati consci e subconsci. Il mixaggio viene discusso anche con Mixed Media, dove continua a esprimere la sua arte attraverso diversi mezzi. Con Nyang, sceglie di evidenziare l’ispirazione che sente in certe persone attraverso la loro anima e la loro bellezza interiore. Per quanto riguarda Nya, è una storia di moda che ha realizzato per la rivista The Cut, in cui lascia trasparire la sua poesia visiva attraverso la libertà di movimento. Questa serie fa parte delle sue commissioni editoriali che aggiunge al suo pedigree. Come The 1619 Project per il New York Times che mira a riformulare la storia del paese ponendo le conseguenze della schiavitù e il contributo dei neri americani al centro della narrativa americana. O i suoi ritratti per Time, i suoi video sulla danza e la musica e la miriade di celebrità che ha immortalato per Vogue, V, Billboard, Departures con Zendaya, Lady Gaga, Julianne Moore, Ruth Negga e tanti altri.

 

 

Nathalie Dassa

djeneba-aduayom.com