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ENSO II O L’ARCHITETTURA IN ARMONIA CON GUANAJUATO

Messico – Morelia

Situato nel cuore del Messico, Enso II è un edificio pieno di carattere, come la capitale dell’omonimo stato di Guanajuato.

In effetti, ci sono pochi posti in Messico con un’identità così forte come Guanajuato. Un carattere che si riflette chiaramente nella sua architettura, ma anche nei suoi utensili da cucina tradizionali, nei suoi acquedotti o nelle sue leggende come Pípila, figura della resistenza messicana del XIX secolo.

 

In questa regione la pietra è un elemento profondamente radicato in tutte le forme di espressione culturale. Ecco perché la scelta di questo materiale è stata fatta in modo molto naturale per dare vita a quest’opera architettonica.

 

© Cesar Bejar

Progettato dallo studio di architettura HW Studio, il complesso è concepito secondo una pianta cruciforme. Lo spazio è così diviso in quattro parti da un incrocio di camminamenti in pietra che definiscono i percorsi, incorniciando e separando tutte le aree.

Ad ognuno di questi spazi è stato poi assegnato un tema: la parte in basso a destra accoglie gli abitanti al loro arrivo; la sua vocazione è quella di ospitare un giardino endemico che protegga e accolga persone e altri esseri viventi. La seconda parte è per le auto; particolare cura è stata prestata agli alberi durante la costruzione, in quanto forniscono ombra per proteggerle dal sole. A completare il tutto, un lungo muro in pietra leggermente arcuato protegge l’ingresso, preservando l’intimità della residenza ed enfatizzando la presenza orizzontale della montagna sullo sfondo.

 

Nella terza parte c’è la casa con una camera da letto. Gli spazi pubblici sono separati da quelli privati ​​da un unico volume contenente i bagni, uno spogliatoio e una zona di servizio, che rompe con la planimetria aperta. Infine, la quarta parte ospita un ufficio, l’unico elemento verticale visibile e prominente che contrasta con l’orizzontalità del paesaggio e il resto degli elementi – un design che evoca i volumi emblematici della vecchia miniera d’argento di Santa Brígida in Mineral of Pozos .

© Cesar Bejar

La dispersione degli spazi porta a spostarsi dall’uno all’altro, a contatto con la terra, l’aria e le montagne, come in un antico monastero che incornicia il paesaggio pur fondendosi completamente con esso.

hw-studio.com 

Lisa Agostini