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VINCENT FOURNIER

Brasile

FUTURO ANTERIORE

Nella sua serie sulla città utopica ed eppure molto reale di Brasilia, il fotografo confronta l’architettura e l’umano. Questi scatti invitano a un viaggio spazio-temporale.

Affascinato dalle manifestazioni del futuro, l’artista ne esplora le molteplici sfaccettature, dall’avventura spaziale alle metamorfosi del vivente, passando per le utopie architettoniche.

© Vincent Fournier

Quello di Brasilia colpisce come un romanzo di fantascienza. Ex-nihilo del deserto brasiliano, progettata nel 1957 dall’urbanista Lucio Costa e realizzata dall’architetto Oscar Niemeyer, questa capitale da sogno incarnava il futuro degli anni ’60 prima di fissarsi per l’eternità. Ora è una macchina del tempo che ha fatto da sfondo illusionista al fotografo.

© Vincent Fournier

Finestre negli oblò, passaggi simili ai corridoi delle stazioni orbitali, strutture poste su palafitte che le fanno sembrare dei dischi volanti, una delle quali spinge la metafora a circondarsi di un anello che evoca Saturno… il fantasma spaziale è onnipresente.

© Vincent Fournier

Il cielo fa d’altronde da sfondo a queste architetture orizzontali che giocano con pieni e vuoti. Con le sue angolazioni aeree e le sue inquadrature che bandiscono la prospettiva, riuscendo a farci confondere suolo e facciata, Vincent Fournier sfida le leggi della fisica in questa città governata dal dogma della geometria, i cui volumi disincarnati rasentano l’astrazione. La minima presenza umana crea un effetto surreale con cui gioca sapientemente per mettere in scena gli spazi, utilizzando le linee moderniste come teatro per la sperimentazione visiva.

© Vincent Fournier

Nella sua diversità e nel suo movimento, la vita si oppone al rigore dell’architettura, la cui razionale uniformità genera un’impressione di solitudine. Tuttavia, una certa poesia ammaliante emerge dall’estetica di queste vaste strutture. Perdendo la loro dimensione umana, hanno conquistato la posterità. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1987, Brasilia ha trovato una nuova dimensione facendosi immortalare da Vincent Fournier, alcune delle cui foto sono entrate nella collezione permanente del Metropolitan Museum of Art di New York e in quella di LVMH a Parigi.

@vincent_fournier_artist
www.chassenature.org
Mostra “Uchronia – Vincent Fournier”
Museo della caccia e della natura
62, rue des Archives 75003 Parigi
Fino al 17 settembre

Sophie Reyssat