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VILLA BRUMMELL MAJORELLE

O IL CONTEMPORANEO OMAGGIO ALLA MEDINA

Un’interpretazione giocosa di elementi architettonici arabi distillati attraverso occhi stranieri, compresi quelli dell’architetto neozelandese Bergendy Cooke. Così si presenta la maestosa Villa Brummell Majorelle a Marrakech. Ispirata alla ricchezza architettonica di questo universo, senza tuttavia riprodurla, la forma scultorea dell’edificio rende omaggio ai vecchi bastioni della medina della famosa città rossa.

Per quanto riguarda le sue varie incisioni in questa massa ocra, solida e scultorea, offrono una varietà di esperienze spaziali attraverso la scala, la luce e l’ombra. I giardini circostanti usano un linguaggio simile. Diversi livelli di piantagione formano giardini privati ​​per gli ospiti, contrastando con la forma scultorea dell’edificio e rafforzando l’idea di un’oasi urbana.

“Era importante giocare”, spiega lo studio di architettura. “Non è un edificio serio ma piuttosto incantevole che (si spera) evochi divertimento. Non è né prescrittivo né vuole replicare l’architettura locale”.

Per quanto riguarda l’esterno, è composto da varie finiture di intonaco, piastrelle fatte a mano e terrazzo locale nelle aree comuni, compreso il muro d’ingresso che ne definisce la presenza su strada. I riflessi in ottone denotano le transizioni tra i diversi spazi, dalla strada all’hotel e dagli spazi pubblici a quelli privati.

Costruito su tre livelli, questo hotel dispone anche di un hammam tradizionale, progettato in marmo locale e tadelakt, un rivestimento tipico del Marocco. Un luogo ideale per rilassarsi dopo una visita al Museo Yves Saint Laurent.

Villa Brumell Majorelle

Lisa Agostini