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PREMIO BALZAC PER LA CREAZIONE CONTEMPORANEA

QUANDO ARTE E GASTRONOMIA SI FONDONO… 

Da un cardoncello ripieno firmato dallo chef Flavio Lucarini (Le Bistrot Flaubert), la ceramista Valérie Delarue ha realizzato una Vanité in gres smaltato con una profusione mozzafiato di verità barocca nella resa di materiali vegetali e animali. Funghi di ostrica, uva sciroppata e pelli di anguilla arrotolate… la cartella colori di smalti dai toni terrosi illuminati dal verde della maggiorana e dall’oro della senape stuzzicano le papille gustative quanto la vista…

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© Mallaury Gabsi

Uniti dal lavoro della materia trasmutata dal taglio, dall’impasto e dalla cottura e questa segreta alchimia di ingredienti necessari per realizzare un capolavoro, questi due artisti ispirati sono tra i cinque duo di chef e artisti visivi selezionati per il Premio Balzac per la creazione contemporanea che quest’anno unisce arte e gastronomia.

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Julien Chevallier © Claire Curt pour Prix Balzac Création Contemporaine
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© Sylvain Parisot

Tra le altre trascrizioni di ricette, Les Métamorphoses de la fougère di Sylvain Parisot (ristorante Jeanne-Aimée) e Noémie Sauve (artista visiva alchimista a cui si devono, in particolare, disegni di sale e sculture in lava cristallina e bronzo fluorescente ispirate a una recente residenza a Vulcano, nelle Isole Eolie siciliane) affascinano per la loro leggerezza e la finezza degli accostamenti.

Un fondo di carciofo ripieno di crema all’uovo ricoperto da un velo di uovo centenario irto di felce spennellata di crema di aglio nero e foglie di kombu in aceto piallato riecheggiano il matrimonio delle ceneri di felce cotta e sabbie varie e colorate vetro soffiato steso in pozzanghere opaline.

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Noémie Sauve © Claire Curt pour Prix Balzac Création Contemporaine

Altrettanto sottile e sensuale, L’Anatomie du chagrin declinato in una fine venatura di filo di ottone appiattito e lucidato di Sabrina Vitali ispirata a un’aragosta decomposta in un abito di olivello spinoso incipriato allo yuzu di Mallory Gabsi.

Piatti magnificamente fotografati e opere da scoprire alla Maison Balzac fino al 6 giugno (fino al 12 giugno per l’opera del vincitore) e in un catalogo fotografico con le ricette degli chef (edito da Herodios edizioni).

Maison de Balzac
47, rue Raynouard, Parigi XVI
prixbalzac.com

Stéphanie Dulout