Mexique –Stati Uniti – Ensenada
Pezzi scultorei che raccontano storie, attraverso l’unione tra arte, design e naturalmente scultura. È questo l’obiettivo di Andrès Monnier, artista messicano autodidatta, nato a Guadalajara e ora trasferitosi a Ensenada in Bassa California.
Il suo primo ricordo legato alla creazione? Lo deve a sua nonna. “Non so esattamente perché ho questo ricordo così presente, ma da bambino ricordo di essere stato incuriosito da una piccola statua appartenente a mia nonna. E con questa “curiosità”, ho iniziato ad intervenire (o meglio a distruggere) questa statua con matite e pittura. Mia nonna si è arrabbiata perché era un riconoscimento datole dell’Università di Guadalajara dove insegnava arti plastiche. Non ricordo esattamente cosa mi disse, ma non mi punì. Invece, mi ha dato una spiegazione sulla forma della statua e penso che sia così che mi abbia aperto la porta all’arte”.
Una porta che si è aperta completamente nel 2017, quando ha inaugurato il suo studio, dove, supportato da tutto il suo team, crea pezzi, oggetti d’arte e mobili funzionali, con fuoco, roccia, vetro, cemento, legno o metallo.
Tre anni dopo, l’artista ha scelto di creare la sua prima collezione di pezzi solo con roccia. Diventa quindi il suo materiale distintivo. Bisognerà attendere il 2021, mentre era anche studente di ingegneria medica e industriale, quando scelse di lanciarsi come artista emergente e organizzò la sua prima mostra dal titolo “Olympo” a Tribeca a New York, sotto l’egida della galleria Philia. Si compone di diciassette pezzi, tutti della sua prima collezione ispirata alla mitologia greca.
Andrès Monnier è rappresentato dalla galleria Philia
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