Celebrando la natura attraverso il suo ristorante e il suo vigneto, questa tenuta sa accogliere con l’arte.
A meno di un’ora di barca dalla città dei Dogi, superata Murano, la laguna riprende il posto che le spetta nell’isola di Mazzorbo.
Collegata a quella di Burano da un ponte che pochi turisti attraversano ancora, è un’oasi di pace che ospita un ristorante con una doppia stella Michelin, sia per la cucina che per il rispetto dell’ambiente.
Cucina ambientale, così la definiscono i suoi chef, Chiara Pavan e Francesco Brutto: tra vigneti e canali, vuole essere il riflesso fedele di sapori ancestrali coltivati con cura e le cui note si uniscono in modo tale da sorprendere il palato.
In sette o dieci portate, in due menù che cambiano ogni mese in base alle stagioni, approfondiscono la loro esplorazione della biodiversità insulare. Installato nella cantina della tenuta – decorata da Veronica De Martin e addobbata di fiori da Carolina Rubbini –, o al tavolo dello chef che lascia intravedere la cucina, l’intenditore passerà di sorpresa in sorpresa, deliziandosi con verdure coltivate in loco e piante dimenticate, note di erbe selvatiche, e abbinate a granchi blu o molluschi solitamente trascurati, ma qui sublimati. I vini, anch’essi di produzione locale, valorizzano il vitigno Dorona, coltivato all’interno dei terreni della tenuta.
La famiglia Bisol, proprietaria, ha riportato in vita questo vitigno quasi estinto dopo la devastante acqua alta del 1966, permettendo alla vigna di produrre oggi quasi 3000 bottiglie di Venissa blanco.
Per prolungare l’esperienza, niente di meglio che soggiornare in una delle cinque camere della tenuta Mazzorbo, o a Casa Bruno nella vicina isola di Burano. La filosofia di Venissa racconta una storia che ci riporta alle radici di Venezia.
Fondamenta S. Caterina, 3
30142 Mazzorbo, Venezia – Italia
Tél. +39 041 52 72 281
@venissa_tenuta
Sophie Reyssat