Familiarità con i limiti della propria disciplina attraverso un prisma concettuale e narrativo. Questa è la mission degli artisti, designer e artigiani presenti dall’Objective Gallery, galleria fondata nel 2020 a Shanghai da Marc Jebara e Chris Shao. Questo paradiso di arte funzionale si è anche regalato un secondo sito dall’altra parte dell’Oceano Pacifico a New Yrok, West Soho.
Con questi due orizzonti nel suo campo visivo, la galleria propone ai clienti artisti con background e profili unici. A cominciare dall’Atelier V&F fondato da Chen Furong, formatosi allo Shanghai Institute of Visual Arts, e Vega Zaishi Wang, diplomata al London College of Fashion e alla veneranda Central Saint Martins School. Con sede a Shenzhen, il duo cerca di dissolvere le divisioni tra territori e culture per offrire un altro volto all’estetica e alla funzionalità, mettendo l’inclusività al centro di tutto.
Lo testimonia la loro collezione “The Crack in Chaos”, ispirata a Gaia, la dea della terra nella mitologia greca, nata dal caos, pur essendo la madre di tutti gli dèi e di tutte le altre creature elleniche. Con una silhouette caratterizzata da capelli indomabili, questa allure si ritrova nei molteplici pezzi della collezione, che esprime cruda brutalità e potere selvaggio. La prova con “Chaos Chair”, una seduta stretta saldamente e regolarmente ancorata al terreno, come “una ripida collina o un animale”. Il lungo pelo nero puro del vello è una metafora del caos che ricopre tutto.
Tra le altre notevoli creazioni dei suoi creativi, i “Merging Tables”, un set di due tavolini bassi che assumono la forma della postura instabile di vitelli appena nati, assicurano i designer. “Un senso di disordine prima che il potere e il controllo si impongano”. I due pezzi posti a croce, presentano un duo donna-uomo o una dipendenza madre-figlio che simboleggia la continuità della vita.
Altro talento imprescindibile della galleria, Tim Teven, designer olandese, diplomato alla Design Academy Eindhoven nel 2018. La sua firma? Un approccio sperimentale servito da un talento tecnico. Tratta i materiali in modi non convenzionali per ripensare il processo di produzione e trovare così tecniche sorprendenti che possono poi essere tradotte in un oggetto funzionale ma interessante. Ne sono testimoni i sorprendenti vasi “Pressure” con rivestimento in zinco, o il “Pressure Stool”, una curiosa seduta in alluminio.
New-York – Stati-Uniti
https://www.objectivegallery.com/
Lisa Agostini