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MARTIN PARR, UNO SGUARDO DIVERTITO SULL’ASSURDITÀ DEL MONDO

La leggenda vivente britannica ci invita a percorrere tutto il suo lavoro tra umorismo e critica sociale alla galleria Clémentine de la Féronnière di Parigi.

IRELAND. Galway. Galway Races. From ‘Luxury’. 1997.
© Martin Parr Magnum Photos
Courtesy by Galerie Clémentine de la Féronnière
GB. England. Salford. Spending Time. 1986.
© Martin Parr Magnum Photos
Courtesy by Galerie Clémentine de la Féronnière

In cinquant’anni di carriera, Martin Parr ha saputo creare finzione dalla realtà, segnando la cultura visiva europea.

Questo nativo di Epsom nel Regno Unito che festeggerà il suo settantesimo compleanno il 23 maggio, resta oggi uno dei fotografi più identificabili attraverso un’estetica e un umorismo malizioso incentrato sulle vanità del mondo.

Incoraggiato dal nonno, appassionato di fotografia e diplomato al Manchester Polytechnic, Martin Parr ha abbracciato una carriera internazionale prima di raggiungere la fama nel 1986.

La sua serie The Last Resort mette da parte il bianco e nero, fino ad allora usato, e sublima i colori vibranti, raffiguranti famiglie in vacanza a New Brighton, piccola località balneare in declino.

GB. England. New Brighton. From ‘The Last Resort’. 1983-85.
© Martin Parr Magnum Photos
Courtesy by Galerie Clémentine de la Féronnière

La sua visione ironica dell’assurdità della vita quotidiana si scontra con giochi di discrepanze ed elaborate composizioni di immagini tratte dal vero. I suoi temi preferiti raffigurano in modo derisorio le classi lavoratrici inglesi, il fascino per la spiaggia, il turismo di massa e il nuovo consumismo, come la sua serie Small World.

Senza filtro

È a questo viaggio nel tempo, dalla fine degli anni ’70 ad oggi, che ci invitano la Fondazione Martin Parr e la galleria Clémentine de la Féronnière di Parigi, di cui è recentemente entrato a far parte.

Questo virtuoso, diventato membro della cooperativa fotografica Magnum nel 1994, ha saputo fare di ogni dettaglio della banalità “un micro-evento”.

GB. England. ‘I feel that other women on the road react to me in a nasty hostile sort of way. For some reason this hate comes across. I mean, I give way to them so why don’t they give way to me’. From ‘A to B’. This image was used as the front cover of ‘From A to B’ 1994.
© Martin Parr Magnum Photos
Courtesy by Galerie Clémentine de la Féronnière

Attraverso un’ironia so british, un immaginario innovativo e un approccio obliquo al documentario sociale, il suo lavoro gioca sempre su più livelli di lettura. Oltre ai suoi scatti mitici, la mostra presenta così una delle sue serie poco conosciute, a Chew Stoke, nel Somerset in Inghilterra, pubblicata in un libro disponibile in francese.

Si svolge nella vita quotidiana di un villaggio inglese dove cattura con il mordente abituale pasti domenicali, partite di cricket, piccole botteghe locali, corse di cavalli, serate al pub e feste di paese.

GB. England. Somerset. Chew Stoke. Chew Stoke Bowls Club. From ‘Chew Stoke: a Year in the Life of an English Village’. Founded by local businessman Don Radford. 1992.
© Martin Parr Magnum Photos
Courtesy by Galerie Clémentine de la Féronnière

Attraverso questa bellissima mostra, la galleria Clémentine de la Féronnière trasforma anche la sua libreria in un pop-up, offrendo in aggiunta uno studio fotografico e prodotti derivati ​​dal fotografo.

Mostra Martin Parr, fino al 6 maggio 2023

Galerie Clémentine de la Féronnière

51, rue saint-Louis-en-l’île, 75004 Parigi – Francia

https://www.galerieclementinedelaferonniere.fr/fr/

 Nathalie Dassa