Nel rigoglioso mondo della creazione digitale 3D, il francese Hugo Fournier ha saputo distinguersi, in particolare attraverso le sue singolari rappresentazioni delle quattro ruote.
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Parigi. 2019. Il giovane Hugo Fournier, direttore artistico e artista 3D, lancia il proprio studio. “Mi piace giocare con il confine tra realismo e surrealismo attraverso il mio immaginario e i miei film, raccontando brevi storie ambientate in ambienti onirici e distorcendo la realtà reinterpretandola. Il mio processo creativo è abbastanza spontaneo: mi viene in mente un concetto e poi comincio a visualizzare la scena. Costruendola, la mia visione diventa più chiara e posso quindi concentrarmi sui dettagli, sulla composizione e sui colori. Il mio scopo è sempre quello di rimanere il più fedele possibile a questo concetto di base che avevo immaginato”, spiega il giovane creativo.
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Deserti, oasi di sogni, Hugo Fournier se la cava abilmente con la sua serie “Cars”. Il concetto? Bolidi a quattro ruote che si liberano della frigidità del metallo per abbracciare la sofficità e la morbidezza di un divano. Così, la mitica AC Cars del 1957 si adorna di un rivestimento bouclé, o di una morbida imbottitura.
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Ispirato dalle opere di artisti contemporanei come Erwin Wurm o Alain Buble, l’artista propone un approccio artistico che offre come sottotitolo una lettura politica del nostro tempo: “Ho scelto l’automobile come oggetto per amore delle linee fluide e organiche con cui mi piace lavorare e che ho distorto in modo tale da creare un’ironia che riflette la nostra società di consumo eccessivo in modo assurdo con un tocco di umorismo”.
Parigi – Francia
www.instagram.com/hugo.fournier/
Lisa Agostini