Dall’origami all’abbigliamento
Kei Ninomiya, stilista giapponese, si è laureato in letteratura francese a Kyoto prima di trasferirsi in Belgio per studiare alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa. Una scuola che ha visto passare i più grandi nomi della moda contemporanea come Dries Van Noten, Ann Demeulemeester o Walter Van Beirendonck e Marina Yee.
Una pool per il mondo della moda che lo vedrà evolvere fino alla sua partenza per “Comme des Garçons” come designer tessile.

© Kei Ninomiya

© Kei Ninomiya
Vedendo svilupparsi il suo universo e guidato da Rei Kawakubo, fondatore della griffe giapponese di fama mondiale e mentore del giovane stilista, ha lanciato nel 2012 il proprio brand “Noir Kei Ninomiya” e ha presentato la sua prima collezione durante la Fashion Week del 2019 per la gioia dei fan della prima ora.

© Kei Ninomiya
Il suo lavoro si sviluppa su una base di nero a cui aggiunge bianco, grigio e tocchi di colore. Reinventa il processo creativo rimuovendo quante più cuciture possibili, preferendo assemblare pezzi tagliati al laser e rispondere così alla sua parola chiave: comfort!

© Kei Ninomiya

© Kei Ninomiya
Affascinato soprattutto dalla struttura e dai volumi degli abiti, a Kei Ninomiya piace proporre capi inaspettati che sviluppa prima con la carta fino ad arrivare ad una piegatura origami che lo soddisfi. Ma non immaginate il suo studio con le pareti ricoperte di immagini e ispirazioni: lo stilista preferisce concentrarsi sul modo di indossare le sue creazioni.
Le sue collezioni artistiche non smettono mai di fare appello alla sua inventiva in continua evoluzione come eco della società odierna per suscitare nuove emozioni che hanno trovato una cassa di risonanza nell’universo della cantante svedese Bjork.
Kyoto – Japon
Thomas Durin