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DENIM, LA PRIMISSIMA MOSTRA PERSONALE DI HARRY NURIEV

Vero e proprio idolo che il mondo della moda si contende, il designer Harry Nouriev inaugura la sua prima mostra personale. Da scoprire alla Carpenters Workshop Gallery, Nouriev ha scelto di investire nel mondo del tessuto denim. Tessuto leggendario che ha vestito cowboy e minatori, passando per le più grandi star di Hollywood, ritagliandosi allo stesso tempo un posto significativo nel mondo dell’alta moda.

CWG “DENIM” Harry Nuriev
© Benjamin Baccarani
Courtesy of Carpenters Workshop Gallery
CWG “DENIM” Harry Nuriev
© Benjamin Baccarani
Courtesy of Carpenters Workshop Gallery
CWG “DENIM” Harry Nuriev
© Benjamin Baccarani
Courtesy of Carpenters Workshop Gallery

Riprendendo questo materiale, Harry Nuriev continua ad abbracciare il concept a lui caro di “Trasformismo”, in cui ama rivisitare gli oggetti chiave della nostra vita quotidiana, al fine di evidenziarne la bellezza.

 “Così come sovrapponiamo jeans, magliette, giacche nell’ordine che desideriamo, voglio che i miei mobili si adattino e siano modellati secondo il desiderio di chi li utilizza” spiega il creatore.

CWG “DENIM” Harry Nuriev
© Benjamin Baccarani
Courtesy of Carpenters Workshop Gallery
CWG “DENIM” Harry Nuriev
© Benjamin Baccarani
Courtesy of Carpenters Workshop Gallery

Così, con “Denim”, dà vita a un appartamento attraverso “microambienti”, un insieme di sistemi modulari composti da più elementi separati e intercambiabili. Così, il “Sofa Pool” è uno spazio dedicato a molteplici attività come il riposo, il lavoro o i pasti.

“Ho ideato i pezzi di questa collezione come assemblaggi di elementi che possono essere dissociati. Un divano può essere una poltrona ma anche un pouf. Ogni elemento è una sua entità che, posta da un capo all’altro, costituisce un pezzo. Penso che il mio pezzo preferito sia probabilmente la postazione DJ perché riunisce le persone, non solo in un ambiente di festa ma anche come spazio di incontro”.

Oltre a offrire un’estetica singolare, queste creazioni ibride propongono un nuovo modo di cogliere il nostro interno e di essere il più vicino possibile ai nostri usi e ai nostri desideri che si sono notevolmente evoluti negli ultimi anni a causa del Covid.

Francia– Parigi

Lisa Agostini