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DELICATA RIVISITAZIONE ARCHITETTONICA DELLO STUDIO OKAMI

Ritorno agli anni ’60 ad Anversa. La cintura verde della città portuale del Belgio è quindi un luogo di sperimentazione architettonica. Tra le poche ville interessanti realizzate, la Beli house, uno dei primi gioielli architettonici acquistati dai clienti dello Studio Okami Architects. Sebbene l’edificio fosse in avanzato stato di abbandono, la forza del progetto originale non poteva essere più palpabile, anche attraverso la fitta vegetazione che poi ha invaso lo spazio, raccontano gli architetti.

Nick Claeskens 

Ma di fronte all’evoluzione delle norme e alle metamorfosi degli usi della casa, come il lavoro da casa o una vita familiare intensa, l’aumento del numero dei metri quadrati originari era inevitabile. Di fronte a questa osservazione, una ricostruzione della casa nel rispetto delle sue qualità architettoniche originarie è stata l’opzione migliore. In programma, un restauro moderno, pur essendo un’ode al design degli anni ’60.

Nick Claeskens 

Questa massa vede le linee delineate dai muri di cemento. Una massa che si fonde nel verde circostante grazie al suo piano, una scatola ricoperta di specchi. Questo primo piano riflette la foresta e permette alla villa di conservare la sua sagoma di bungalow orizzontale. Un fascino in lunghezza sottolineato dalle vetrate scorrevoli dal pavimento al soffitto sotto il tetto a sbalzo. Interazioni visive e spaziali tra il giardino, il cemento, il vetro e i riflessi del volume a specchio che conferiscono all’edificio il suo aspetto senza tempo e costituiscono un’ode alla forza del progetto originale.

Nick Claeskens 

https://www.studiookami.com/

Lisa Agostini