Arte & Fantascienza
“La fantascienza è l’agente sovversivo del dubbio […] Sotto la copertura dell’anticipazione, ci illumina sugli attuali sviluppi e sulle tendenze della società e della scienza, porta la speranza per un mondo rincantato dal potere della nostra immaginazione e ci fa sognare di trasformare l’utopia in realtà”. 1

Dal Radioactive Cats verde fluo di Sandy Skoglund all’uomo che dorme in un bagno turchese elettrolitico di Tishan HSU (Breath 4, 2021), passando per le “interazioni simbiotiche” uomo-vegetale di Castellanos & Valverde, il Centre Pompidou-Metz ci invita a aprire le Porte del Possibile attraverso più di duecento opere che testimoniano la crescente attrazione esercitata dalla fantascienza sulle arti visive dalla fine degli anni ‘50 ai giorni nostri.

Una mostra fortemente sovversiva ma soprattutto prospettica che controbilanciano le distopie care al genere con le utopie transumaniste o ecologiste delle tendenze più recenti del biopunk o del solarpunk che considerano la fantascienza come strumento di emancipazione e riconnessione con il vivente più che come fuga – nello spazio o nel cyberspazio.

Così, se Fabrice Monteiro nella sua serie Prophecy fa sorgere da una montagna di spazzatura una strega gigantesca simile a un’erinne che rimprovera contro i fumi neri, Max Hooper Schneider con il suo Estuary Holobiant intronizza un “super-organismo macchinico”, “coorte di microrganismi” post-apocalittico che attesta il potere dei viventi e appare come una promessa di resurrezione, mentre il duo Castellanos & Valverde, con i loro sensori di vibrazione vegetali indossabili2 che rivisitano “l’uomo-macchina” – per “progettare un nuovo tipo di interfaccia tra il corpo umano e piante” – lascia intravedere una possibile rigenerazione. Da lì a promettere “il migliore dei mondi possibili”… “Dobbiamo coltivare il nostro orto”, ribatte Candido a Pangloss che gioisce per il felice esito delle loro folli peregrinazioni alla fine del racconto filosofico di Voltaire. Prendiamo il seme e apriamo quindi Le Porte del possibile…

- Laurent Lebon e Chiara Parisi (rispettivamente presidente e direttrice del Centre Pompidou-Metz) nella prefazione del catalogo.
- Symbiotic-Interaction (Wearable), 2016-2017
LE PORTE DEL POSSIBILE Arte & Fantascienza
Centre Pompidou-Metz, 57000 Metz
www.centrepompidoumetz
Fino al 10 aprile
STÉPHANIE DULOUT