Cercando di creare “un’architettura dello spazio” con la luce, James Turrell conduce le sue esplorazioni su larga scala. Per la prima volta si lascia coinvolgere nel gioco delle piccole dimensioni collaborando con la fabbrica di cristalli fondata da René Lalique, “lo scultore della luce”. In omaggio ai paesaggi del West americano dove ha installato il suo osservatorio celeste del Roden Crater, Turrell ha trasposto la sua percezione dell’Arizona in due boccette di profumo dalle forme pure e dai colori potenti, giocando a captare e a diffrangere le onde luminose. Battezzati Range Rider e Purple Sage, questi pezzi combinano tour de force tecnico e raffinatezza poetica. Con il pannello luminoso Crystal Light, l’artista fa eco alla sua installazione Aten Reign, esposta al Guggenheim di New York nel 2013: le sue ellissi concentriche attirano lo sguardo al cuore di un pattern ipnotico attraverso tinte precisamente distribuite e sottilmente sfumate, creando la sensazione di vibrazione luminosa a lui cara. Piccole, queste opere sono monumentali.
Sophie Reyssat