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KATARZYNA WIESIOLEK

Lo spazio

Al di là del loro virtuosismo davvero mozzafiato, i disegni di Katarzyna Wiesiolek hanno una presenza inquietante quasi tattile.

©  Katarzyna Wiesiolek
©  Katarzyna Wiesiolek

Si potrebbe aver paura di tagliarsi raccogliendo degli occhiali rotti o di sporcarsi sedendosi sulla sedia da giardino di plastica ammuffita, si vorrebbe tirare la corda della lamella disallineata e reprimere un movimento di rinculo davanti a questa schiena nuda che porta il segno di un reggiseno appena tolto che qualche ciocca di capelli sfiora.

Ma se le sue schiene, le sue porte, le sue finestre, i suoi pianeti, i suoi mazzi creano un’illusione, non è solo perché sono ben disegnati: oltre l’illusione, oltre gli schemi, c’è la materia, qualcosa che vibra e respira.

©  Katarzyna Wiesiolek
©  Katarzyna Wiesiolek

Sembra quasi che il foglio da disegno sia come una pelle. La giovane artista polacca, infatti, diplomata in ben quattro scuole d’arte, tra cui la Belle Arti di Paris nel 2018, vincitrice del premio di disegno Pierre David-Weill nel 2017, dona alla materialità del disegno, ai suoi strumenti e i suoi supporti tanta importanza quanto alla linea.

Disegna quindi solo per mezzo di pigmenti secchi (il più delle volte elaborati da lei stessa e variabili secondo ognuna delle sue serie) applicati con il dito o con una spugna su fogli di cui gratta il primo strato per ottenere un aspetto morbido.

“Ciò che c’è di più profondo nell’uomo è la pelle”, diceva il filosofo Paul Valéry. Sembra che sia questa profondità quasi impercettibile che Katarzyna Wiesiolek cerca di catturare nei suoi disegni e in particolare nella sua serie Immanence dedicata ad apparizioni quasi sfuggenti: riflessi o ombre che sfuggono, luci che tremano nell’oscurità…

©  Katarzyna Wiesiolek

Una ricerca per catturare la fugacità di questi “momenti molto fragili”, e perpetuare attraverso la materia (del disegno) che l’artista spinge fino a raccogliere i suoi materiali in base ai suoi viaggi e alle sue peregrinazioni (sassi e micro-meteoriti racimolati da spiagge o deserti… da cui ricava la sua polvere nera e la sua “polvere di stelle”).

Un approccio al contempo scientifico e poetico, sensuale e virtuosistico da scoprire alla Drawing Now Art Fair che le dedica un focus ideato dalla galleria Eric Dupont. 

Parigi – Francia

Dal 23 al 26 marzo

drawingnowartfair.com

parisprintfair.fr

eric-dupont.com

katarzynawiesiolek.com

Stéphanie Dulout