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UNA CASA CAMOUFLAGE IN INDIA

India – Shoolagiri

© Syam Sreesylam
© Syam Sreesylam

Lo studio Wallmakers dimostra attraverso la Chuzhi House, situata nella comunità privata di Sanctity Farm nel cuore della pittoresca città di Shoolagiri in India, che è possibile costruire su terreni difficili, insoliti e non sempre favorevoli. Il credo del suo fondatore Vinu Daniel? Architettura camouflage. Qui la struttura dell’edificio rimane nascosta, fondendosi allo stesso tempo con la topografia esistente. La parola “Chuzhi” assume il significato di “vortice” in malayalam (lingua dravidica dell’India).

© Syam Sreesylam
© Syam Sreesylam
© Syam Sreesylam

La casa si presenta come vortici di travi realizzate con 4000 rifiuti di bottiglie di plastica, prefabbricate nella terra dei detriti affondati. Si presenta quindi sotterranea, creando allo stesso tempo un’abitazione protetta per i residenti e uno spazio attorno ai tre grandi alberi di tamarindo per consentire alla fitta vegetazione e all’ecosistema di prosperare. Questi “vortici” iniziano come pareti e si sviluppano a spirale fino a formare il tetto. La residenza è così dotata di un tetto in vetro che dà l’impressione di vivere sotto la chioma degli alberi. Dispone di due camere da letto, una disposizione aperta, interni minimalisti, pavimenti in legno di recupero assemblato e una zona salotto sulla terrazza sul tetto attorno a uno degli alberi. La Chuzhi House riesce così a nascondersi e a mimetizzarsi nel paesaggio “come un serpente rannicchiato sotto una roccia in una calda giornata”.

© Syam Sreesylam
© Syam Sreesylam

Nathalie Dassa

wallmakers.org