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PAUL STRAND , LA LINEA PURA

© Paul Strand

Che cos’hanno in comune il volto straziante di Femme aveugle fotografata in una strada di New York nel 1916 con il cerchio di scodelle riprese dall’alto e in inquadratura stretta per comporre un’Abstraction dello stesso anno? E la verticalità delle linee tracciate dalle facciate monumentali e le minuscole sagome di Wall Street che emergono da un’istantanea del 1915 con la massa geometrica di una chiesa del New Mexico fotografata nel 1931? La purezza dello sguardo, senza dubbio. Affiliato a due tradizioni fotografiche considerate antagoniste, la tendenza formalista e la tendenza sociale, Paul Strand (1890-1976) sembra essere riuscito a fonderle insieme, sia nei paesaggi che nei ritratti. A volte astratto, il suo sguardo puro è sempre vero.

© Paul Strand

Grande ritrattista dell’uomo della strada, il fotografo americano, considerato uno dei pionieri della straight photography (fotografia diretta) e uno dei fautori dell’avanguardia modernista, ha dato uno sguardo umanista ai volti e ai corpi laboriosi incontrati durante le sue peregrinazioni, dal Messico tra il 1932 e il 1934 al suo trasferimento nella campagna francese nel 1955, senza mai allontanarsi da una certa ricerca estetica. Questo è probabilmente ciò che dà tanta forza alle sue immagini, come testimoniano le facciate da dove pendono panni, scope o finimenti, che, con una grande economia di mezzi, la dicono lunga sulla vita del lavoro dei contadini e della gente comune…

© Paul Strand

STÉPHANIE DULOUT

PAUL STRAND o l’equilibrio delle forze

Fondation Henri Cartier-Bresson 

79, rue des archives, Parigi 03

www.henricartierbresson.org

Fino al 23 aprile