Lo studio cinese sottolinea il valore pratico dell’arte nel design, opponendosi alla tacita riproduzione dell’estetica convenzionale nell’architettura dello spazio.
La filosofia di PIG Design, fondata da Li Wenqiang nel 2015, è rendere le città più belle grazie al design. A tal scopo, il team si concentra sull’aspetto ludico e artistico, prestando particolare attenzione alle espressioni umanistiche delle opere, ossia incentrate sulla trasmissione del loro significato piuttosto che sulla bellezza superficiale. Due dei loro progetti ricalcano particolarmente questo stampo.
Esperienza narrativa
Il primo, YA Space, situato ad Hangzhou, celebra la rinascita del gruppo Memphis, fondato da Ettore Sottsass nel 1980. Questa galleria espositiva rivela una composizione libera, esagerando l’estetica ultra grafica del movimento. L’esterno è costituito da lamiere ondulate in acciaio inossidabile, disposte come i ripidi pendii di una scogliera. L’ingresso circolare, caratterizzato da un grande punto esclamativo, guida i visitatori ad esplorare l’interno dal quale lo sguardo è continuamente catturato. Lo spazio su due piani, sui toni del giallo, del grigio e del nero, è composto da forme geometriche, archi, colonne e piramidi, con al centro una maestosa scalinata. Al primo piano, una sala ospita una selezione di mobili e oggetti in vendita, oltre a una scena di gioco di mattoncini. Il secondo piano è utilizzato per la mostra dove le superfici sono schermi geometrici mobili. Ya Space assume così l’aspetto di un “museo d’arte ludico che salva la città dalla noia con un umorismo antirazionale”.
Fondere realtà e illusione
Il secondo, Neobio, a Shanghai, è una risposta alla natura e ai ricordi d’infanzia. Per questo marchio di intrattenimento indoor, lo studio propone di combinare uno spazio di qualità con contenuti creativi per genitori e figli. La facciata estende quindi i colori dell’insegna con un giallo terroso. Il simbolo visivo a forma di ciuccio e una serie di porte e finestre curve si stagliano sul grigio urbano, creando una scultura tridimensionale “Solarpunk”. “Back Mountain” è il tema che attraversa il design spaziale dai toni pastello, dove realtà e illusione si incontrano. Oggi, la nuova era dell’educazione mira a incoraggiare i bambini a scoprire piuttosto che a trasmettere le conoscenze. Gli spazi inclusivi, ludici e interattivi formano così un ambiente pieno di elementi della montagna, della campagna e della foresta, offrendo infinite possibilità di esplorazione.
Nathalie Dassa