Con il suo nuovo libro Distances volume II, il fotografo parigino continua a imporre la sua firma esaltando l’architettura in ogni dettaglio.
Romain Laprade è appassionato di architettura, design e paesaggi sin da quando era un adolescente. Il fotografo trentenne, ex graphic designer di Vogue e Holiday, privilegia spesso l’interazione tra natura e strutture urbane.


Ha esposto in tutto il mondo e ha pubblicato diversi bellissimi libri (Distances, No Water), collaborando con architetti, brand e riviste. Trae la sua grammatica fotografica dal modernismo e dal brutalismo. Percorre così le città del mondo (Los Angeles, New York, Atene, Minorca, Venezia…), cogliendo durante i suoi vagabondaggi le particolarità dell’architettura. Il suo portfolio rivela sempre questo senso della composizione, giocando con la geometria degli spazi, i materiali circostanti, le linee, i motivi, le trame, i riflessi e i raggi di luce. Una visione raffinata con una tavolozza di colori caldi, a volte pastello, spesso antiquati, vintage.
Vocabolario fotografico
La sua firma si basa quindi su questo approccio materiale dell’elemento innocuo, ordinario, persino insignificante.


Spazi interni o esterni, le sue composizioni minimaliste catturano frammenti (oggetti, ornamenti, edifici, strutture, ecc.), raccontando anche la storia stessa del luogo. Se la presenza umana è rara, il luogo della natura, gli alberi e le piante rivestono la cornice.
Cactus e Monstera Deliciosa non sono mai lontani dal suo obiettivo. Proprio come le tessere di mosaico sulle pareti degli androni e delle piscine degli edifici. O anche le emblematiche opere residenziali di Ricardo Bofill, John Lautner e Richard Neutra.
Questo secondo volume di Distances è una selezione di immagini tratte da un corpus di fotografie accumulate durante i suoi viaggi negli ultimi tre anni. Romain Laprade continua così ad osservare attentamente il suo ambiente e conferisce ai dettagli una nuova dimensione estetica.


Distances – Volume II
Yvon Lambert Editions
92 pagine
Novembre 2022
© Romain Laprade
Nathalie Dassa