Convivialità, condivisione, passione… Questo riassume bene l’universo di We Are Ona. Immaginato nel 2019 da Luca Pronzato, questo ristorante effimero condivide in tutto il mondo creazioni culinarie uniche orchestrate da giovani chef come Thomas Coupeau e Sayaka Sawaguchi. Da Parigi a Basilea, passando per Milano, gli indirizzi tenuti segreti sorprendono tanto quanto intrigano.
Diplomato al Sup’Agro di Montpellier in wine management, il fondatore continua la sua esperienza in prestigiosi ristoranti come il NOMA, a Copenhagen, o quello dello chef giapponese Atsushi Tanaka. Per un anno, Luca Pronzato viaggia in venticinque paesi e incontra molti professionisti di enologia. È qui che è scritta la storia di We Are Ona.
Con i piedi nell’acqua, dentro un palazzo italiano o in ex scuderie, i diversi pop-up We Are stupiscono e colpiscono. Con una certa poesia, l’elegante arredamento del luogo immerge gli ospiti in un’atmosfera rilassante. In ogni pop-up, l’estetica è una religione. Luca si circonda di artigiani dal know-how ineguagliabile, creando spazi diversi da qualsiasi altro. Tutto è pensato al millimetro, dalla decorazione floreale alla forchetta d’argento Christofle.
Luca Pronzato dà carta bianca agli chef che chiama. Ognuno, invece, deve ideare il proprio menù con prodotti locali e di stagione. Per quanto riguarda la carta dei vini, un sommelier residente offre un’ampia scelta adattandosi ai piatti di ogni chef gourmet. We are Ona è invitata anche in case private. Il modo migliore per concedersi le creazioni culinarie dello chef Guillaume Sanchez e di Aurora Storari nella sua sala da pranzo.
Dall’8 dicembre e per un anno, We Are Ona si stabilisce in Messico all’Hotel Condesa DF. La decorazione interna è di India Mahdavi. Ogni due mesi, due chef – uno straniero e uno locale – si passeranno il testimone per creare insieme un menù che unisca le loro diverse culture culinarie. We Are Ona ha chiamato gli chef Francisco Guzman e Jacob Harth per iniziare questa bella avventura.
Clara Eisenstein