Il neonato dello chef belga Sergio Herman ha preso residenza in un edificio che unisce atmosfera cosmopolita e orientale. In programma, una tavola ispirata alla moderna cucina francese con influenze giapponesi: ostriche con vinaigrette dashi; waffle giapponesi con tartare di tonno, uova di pesce piccanti e daikon, scampi con crema cruda di avocado e caviale.
Per i più golosi, dame blanche al matcha e frittata siberiana con whisky giapponese, fichi e rosmarino.
Per quanto riguarda l’arredamento degli interni, il suo design è stato affidato allo studio danese Space Copenhagen, noto per aver lavorato per l’11 Howard Hotel di New York, lo Stratford di Londra, ma anche il Noma di Copenhagen. Il duo porta il cliente nelle “dinamiche mondane di un bar con una cucina aperta collegata all’atmosfera intima del ristorante”.
I clienti, infatti, possono scegliere tra fermento e tranquillità, sia con l’esperienza più intima del ristorante a lume di candela sia con l’animazione e l’attività della cucina a vista. Una doppia atmosfera che mette sotto i riflettori anche la creazione contemporanea, con in particolare il lavoro di Germans Ermics, Mae Engelgeer, Destroyers Builders, Verilin ma anche Valentin Loellman.
BLUENESS
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Lisa Agostini