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DAVID SPRIGGS AUMENTA LA REALTÀ

Lo spazio è un teatro visivo che l’artista di Vancouver esplora stratificandolo, per creare paesaggi immateriali che invitano a guardare oltre le forme.

© David Spriggs

È tutta una questione di percezione. Plasmate giustapponendo diversi strati paralleli di forme o colori trasparenti che sospende, le sue opere creano l’illusione di una terza dimensione, l’alternanza di strati che danno origine a una profondità vaporosa e danno sostanza all’immaterialità dello spazio.

Rinchiude certe creazioni in vetrine come opere d’arte, ma anche come forze sconosciute che è più prudente controllare. Una potenza quasi cosmica emerge infatti da queste forme in sospensione, sia che si concentrino in una nebulosa con Spatial Image Sculpture, sia che conducano lo sguardo in un vortice con l’urto di particelle di Holos, alludendo al nuovo stato disordinato di materia recentemente scoperto dai fisici. 

Preso in prestito dal greco antico che significa “tutto”, il titolo di quest’opera ci incoraggia a prendere la misura dell’infinità delle possibilità.

© David Spriggs
© David Spriggs

Ci si sente come Pandora davanti a queste opere sotto vetro, attorno alle quali non ci si può esimersi dal girarsi per coglierle meglio. Mentre il nostro mondo digitale si concentra sulle immagini e moltiplica i pixel per cercare una precisione infinita, David Spriggs scompone ed esplode le forme per farci percepire altri paesaggi visivi.

Sta a noi scoprirli grazie alla nostra ricostruzione mentale, come in un’altra opera intitolata Gravity che fa levitare i nostri sensi. Nella sua serie di installazioni dal nome esplicito Stratachrome, l’artista utilizza piani di colore per esplorarne il simbolismo e giocare con le loro sorgenti estetiche, sensoriali e psicologiche.

© David Spriggs

Nel suo ultimo, Black & White, ha così creato due forme duali che rimandano al manicheismo insito nel suo titolo, invitando a circolare tra e intorno ai volumi per cambiare punto di vista e rendere visibile l’invisibile

www.davidspriggs.art/

Sophie Reyssat