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LA CASA DI VETRO FIRMATA ODILE DECQ

Philippe Ruault

La pluripremiata architetta e urbanista francese ha progettato un gioiello luminoso a Carantec, in Bretagna, per un cliente affetto da perdita della vista progressiva e irreversibile. 

Philippe Ruault

Per Odile Decq, “l’abitazione deve seguire la vita delle persone e non viceversa”. Questa casa di vetro a forma di parallelepipedo opalescente ne è un buon esempio. La luce naturale è al centro del processo. Il patio gioca la transizione tra esterno e interno, aprendosi sulla zona notte a doppia altezza, che comprende un soggiorno, una cucina a vista e una sala da pranzo. Due camere da letto si trovano al piano terra e una terza, con bagno adiacente, è al piano superiore, accessibile da una scala in vetro. Per creare un’atmosfera radiosa, confortevole e omogenea, sono state utilizzate pareti traslucide, tra facciate e tetto. Queste sono costituite da due pannelli isolanti “doppio vetro”, che diffondono la luce. Consentono di evitare le ombre, fornendo protezione solare. 

Philippe Ruault

Odile Decq ha studiato anche l’illuminazione artificiale, riprendendo l’omogeneità della luce naturale, fissata a livello della struttura del tetto, quando i faretti periferici, installati lungo la facciata, emettono una luce morbida e diffusa al calar della notte. Il paesaggio completa la bellezza di questa casa di vetro, in armonia con le specie vegetali locali.

Philippe Ruault

Nathalie Dassa