
Contrazioni, contorsioni e movimenti… Il corpo coreografico è una poesia in movimento. Come coglierne le incessanti oscillazioni, le sue continue metafore? Come trasmettere l’essenza del movimento attraverso il fermo immagine? Una sfida che il fotografo di Amsterdam Erwin Olaf e il grande coreografo olandese Hans van Manen hanno raccolto insieme, su iniziativa del primo, volendo rendere omaggio all’amico e connazionale, ormai novantenne.


La serie risultante, Dance in Close-Up (Danza in primo piano), ci mostra il corpo con tutti i muscoli tesi in frammenti: schiene arcuate dalle ossa sporgenti, pugni contratti, dita flesse o punte tese… Affilati dalla luce, vene, muscoli e ossa sembrano affiorare sotto la pelle scintillante: “Un’illuminazione incredibilmente precisa aggiunge strati di tonalità, ombra e profondità”.
Erwin Olaf – Dance in Close-up- Hans van Manen di Erwin Olaf
Fino al 31 dicembre
Galerie Rabouan Moussion – 11, rue Pastourelle, Parigi III –
Crediti : @Rabouan Moussion
Stéphanie Dulout