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GLI INIZI DELLA PROFUMERIA MODERNA

La profumeria attuale è spesso descritta come artificiale, a differenza dei classici di una volta, intrisi di naturalezza. Una falsa credenza, poiché è con l’avvento della sintesi che nasce la profumeria moderna… alla fine dell’800. Vediamo come.

Le molecole sintetiche non risalgono a ieri. È stata la loro scoperta nel 1860 che ha fatto entrare la profumeria in una nuova era. In una società in pieno sviluppo tecnologico, sta vivendo un progresso senza precedenti nella chimica organica, che consente di sintetizzare materiali artificiali, isolati da un vegetale.

Come la vanillina, il componente principale della vaniglia, che può sostituire il baccello o accentuarne la presenza in una formula. Ma anche la cumarina, dall’odore di fieno tagliato, di vaniglia e di mandorla, estratta dalla fava tonka, o anche dall’aldeide C-12, che esiste naturalmente nella scorza degli agrumi.

Questi ingredienti arricchiscono la palette della profumeria di nuovi effetti e delineano, durante la Belle Epoque, una profumeria d’avanguardia. La Fougère Royale di Houbigant (1882), unisce la cumarina alla lavanda, inaugurando la famiglia delle “felci”. Il brand innova ancora con Quelques Fleurs (1912), dove un bouquet di fiori si veste delle sfumature metalliche e cipriate delle aldeidi. È questa stessa molecola, che dona alla rosa e al gelsomino un nuovo splendore, che farà il successo di N°5 (1921).

Molto moderno per l’epoca, Jicky de Guerlain (1889) è stato il primo profumo ad allontanarsi da uno stile puramente figurativo, per evolversi verso una maggiore astrazione, grazie all’uso massiccio di note sintetiche.

Una formula complessa e sofisticata, basata su un asse bergamotto-lavanda-vanillina e cumarina, che Jacques Guerlain avrebbe arricchito con una nuova molecola, l’etil-vanillina, per Shalimar (1925).

La creatività dei profumieri da allora ha continuato ad evolversi con la scoperta di nuove molecole. La ricerca innova ancora oggi, creando ingredienti dalla chimica verde, a basso impatto di carbonio.

Crediti : @Dina Nasyrova – Eva Bronzini – Vladimir Gladkov

                                                                                                              Sophie Normand