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LA GALLERIA PHILIA ESPONE IN DUE VILLE DI JEAN NOUVEL

Questo pool di talenti promuove artisti e designer dell’arte moderna e del design scultoreo contemporaneo, investendo in luoghi tanto leggendari quanto insoliti per farne la cornice delle sue mostre.

L’approccio innovativo della galleria Philia dei fratelli Attali è quello di creare per sette anni un vero dialogo con la storia di un luogo negli spazi di prima scelta in tutto il mondo. I due fondatori, appassionati di arte, letteratura e filosofia, fondano il loro incubatore a Ginevra, New York, Singapore e Città del Messico. Per Ygaël Attali, l’obiettivo è trascendere i confini sociali, culturali e geografici celebrando l’arte e il design. Nello spirito di un camera delle meraviglie, la loro vasta collezione è quindi nomade ed eterogenea, al di là dei loro spazi permanenti. Dopo la residenza di artisti all’interno dell’Atelier Alain Ellouz a Bièvres a Essonne e la mostra “Heritages” alla Cité Radieuse di Le Corbusier a Marsiglia, la galleria conquista per la prima volta in Francia due ville di Jean Nouvel in Costa Azzurra, commissionate dal Rivere Group.

Bellezza scultorea e d’avanguardia

La villa Maeterlinck a Nizza e la villa a St Jean Cap Ferrat sono due gioielli integrati nel paesaggio con vista privata sul Mediterraneo. Per Jean Nouvel, è un inno alle loro radici aeree. La prima, scavata nella roccia, dissipa il confine tra interno ed esterno grazie ai tramezzi scorrevoli. La seconda, coperta da un tetto in vetro con struttura in metallo, respira la presenza permanente della flora e sa essere discreta dall’esterno. Qui, la galleria continua a rafforzare i legami tra le sue opere, l’estetica dell’architettura e l’ambiente naturale. Tra i tanti pezzi, sono esposti il foyer in pietra scolpita a mano di Andres Monnier nel patio, le pietre Dancing Stones di Gerard Kuijpers, il divano-letto di Arno Declercq e la panca in rovere massiccio di Jörg Pietschmann. La mostra presenta anche quelli di Frederic Saulou, Rick Owens, Elsa Foulon o Sam Szafran, Flora Temnouche e Mateo Revillo. La collezione veste così superbamente gli spazi in una scenografia che riprende lo stile dell’architetto francese.

Nathalie Dassa