Ex assistente-operatrice e fotografa di scena, la moglie del grande regista Wim Wenders sviluppa dal 1995 un’opera fotografica in bianco e nero di grande poesia. È nella serie In the Snow (2010) che il suo lavoro si avvicina di più alla ricerca pittorica: eleganti figure femminili appaiono come in trasparenza dietro piogge di fiocchi di neve “puntinisti” o affogate in una soffice nebbia fino a dissolversi in essa e scomparire. Un’evocazione poetica dell’annullamento che si ritrova in molti ritratti – come il bellissimo sguardo che si intravede sotto il velo (The Veil, 2002) o il viso sfocato con gli occhi chiusi di Milla (1999), nella serie Islands of silence; ma anche nelle fotografie di architettura (Berlino, 2007) e in numerosi studi.

Stéphanie Dulout

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