“Stiamo ripensando alla nostra attività per continuare a crescere domani, con successo e in modo sostenibile, aiutando allo stesso tempo il nostro settore a trasformarsi e ad affrontare le sfide sociali e ambientali della nostra generazione”, spiega François-Henri Pinault. In questo approccio, il gruppo ha creato nel 2013 un Material Innovation Lab (MIL) dedicato ai tessuti e ai tessili sostenibili per accelerare lo sviluppo di metodi di tintura alternativi basati su processi naturali. Il colosso del lusso sta quindi unendo le forze con Albini_next e l’azienda austriaca di biotecnologia Vienna Textile Lab per testare l’uso di microrganismi provenienti da piante o materiali minerali per varie applicazioni tessili. I coloranti sono quindi di origine microbica e sono in grado di tingere il cotone e altre fibre naturali senza l’utilizzo di sostanze chimiche. “Insieme possiamo raggiungere livelli incredibilmente alti di innovazione e sostenibilità, come stiamo facendo con la trasformazione dei colori microbici in nuovi coloranti innovativi, un’alternativa più sostenibile ai tradizionali colori sintetici. È un processo lungo: richiede tempo e fatica, ma insieme otterremo risultati senza precedenti”, ha affermato Stefano Albini, Presidente del Gruppo Albini.
Flora di Carlo
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