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Sebastian Herkner interpreta la tradizione per creare il futuro

Il vincitore 2021 di ELLE Deco International Design scommette sull’artigianato per immaginare una modernità che vuole essere qualitativa e sostenibile. Dando importanza all’umano, dà un’anima alle sue creazioni.

Cosa significa per te il design e come vedi la tua missione di designer?

Per me il design è il modo migliore per esprimere la mia personalità e comunicare con gli altri. Il design è una professione molto responsabile. Si tratta anche di sostenibilità, qualità, narrazione, produzione e riciclaggio. Ci sono molti parametri da tenere in considerazione.

Hai curato la mostra Homo Faber che ha celebrato l’artigianato a Venezia lo scorso aprile. Perché era importante per te?

Pattern of Crafts è un’installazione che ha riunito giovani artigiani di vari mestieri, uomini e donne provenienti da tutta Europa. Ho scelto un motivo che tutti possono vedere arrivando all’Isola di San Giorgio, quello del lastricato davanti alla sua chiesa. Serviva da tela per tutte le opere prodotte. Questo schema li collega tutti insieme e collega anche le personalità che li hanno creati. Abbiamo realizzato con Rubelli una tappezzeria per rivestire le pareti dell’installazione. Ogni opera utilizza lo stesso motivo, nelle stesse proporzioni, in modo che il disegno continui sulle pareti e si estenda da una creazione all’altra. Ogni artigiano ha interpretato lo schema iniziale con il proprio stile, materiali e tecniche.

Quando è nato il tuo interesse per il know-how tradizionale?

Ho studiato a Offenbach, in Germania, una città dedita alla lavorazione del cuoio. Durante i miei studi quasi tutti i laboratori hanno chiuso e mi sono reso conto della notevole perdita di questo know-how, ma anche del fatto che l’industria del cuoio stava creando legami tra gli abitanti della città. L’artigianato è estremamente importante per una comunità, una regione o un paese. Immagina Murano, in Italia, senza vetreria, sarebbe impensabile! Questo shock è stato anche il motivo per cui mi concentro molto sull’artigianato tradizionale, naturalmente bilanciato dall’uso di nuovi materiali e tecnologie.

Qual è il valore aggiunto dell’artigianato per il design e come si traduce nel tuo lavoro?

L’artigianato conferisce personalità al design e gli dona una dimensione umana. I prodotti fatti a mano non sono sempre la copia identica tra loro, a volte ci sono piccole differenze o addirittura imperfezioni che mostrano la vera bellezza di un prodotto. Il know-how, e soprattutto il lavoro con i giusti artigiani, è la chiave del mio design. Sono i miei eroi, traspongono i miei disegni in un prodotto reale a cui danno vita.

Quali sono le tue creazioni più emblematiche che combinano artigianalità e nuove tecnologie?

Ho disegnato la collezione 118 per Thonet. Attraverso di essa, comprendiamo facilmente l’equilibrio che possiamo raggiungere tra questi due mondi. La sedia combina una struttura in legno curvato a vapore per la seduta, e gambe realizzate con lavorazione CNC (NdR: Computer Numerical Control, in altre parole controllo numerico computerizzato). Il mio ruolo è quello di direttore d’orchestra.

Crei modernità da modelli e materiali tradizionali. Una filosofia di slow design?

Lo slow design è anche legato alla qualità e alla capacità dei consumatori di comprendere l’importanza di oggetti ben ideati. Dobbiamo vedere il design come un investimento, come qualcosa che amiamo e rispettiamo e che possiamo trasmettere a qualcun altro senza nessun problema. Il design a buon mercato non può assolutamente essere tramandato, né riutilizzato.

Qual è il più bel complimento che potrebbe essere fatto sul tuo lavoro?

Che potrà durare per secoli.

Qual è il tuo sogno per il futuro?

Che tutti consumiamo in modo responsabile. Acquista meno, ma meglio.

https://sebastianherkner.com

@sebastianherkner

Homo Faber