[wpml_language_selector_widget]

Partager l'article

François Morellet

Figura di spicco dell’astrazione geometrica, precursore dell’arte minimale, ma anche dell’arte interattiva, paladino dei numeri e del caso, delle curve e degli angoli retti, dell’ordine e del disordine, della geometria stravagante e della Répartition aléatoire… François Morellet (1926-2016) è un breviario di arte contemporanea sui generis. Armato di squadrette, elenchi, neon e una buona dose di umorismo e fantasia, non ha mai smesso di spezzare il collo al mito romantico della soggettività creativa e di portare la pittura fuori dai suoi limiti, dalla cornice, secondo lui arbitraria, imposta da secoli di accademismo…

Concepire l’opera come uno spazio mentale e visivo, ma anche sensuale, sonoro, olfattivo…, capace di “far uscire lo spettatore dalla sua dipendenza apatica che lo fa accettare in modo passivo, non solo ciò che gli viene imposto come arte, ma un intero sistema di vita”1, ci fa stare bene… E, presentato in mezzo alle opere contemporanee raccolte dai proprietari dello Château Chasse-Spleen, colpisce nel segno…

1. Visual Art Research Group (GRAV) –, “Assez de mystifications ”, ottobre 1963

“François Morellet a Chasse-Spleen”, Château et Centre d’art Chasse-Spleen

32, chemin de la Razé, Moulis-en-Médoc

Fino al 30 settembre

www.art.chasse-spleen.com 

Stefania Dulout