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Alliance: l’unione fa la forza

È nel 2015 che Shawn Joyeux decide di aprire il suo primo ristorante – nel 5° arrondissement di Parigi – collaborando con lo chef gourmet giapponese Toshitaka Omiya. Un anno dopo, il ristorante Alliance ottiene la sua prima stella nella guida Michelin e tre cappelli (16/20) al Gault & Millau. Scoperta di questo innovativo luogo culinario dove la gastronomia va di pari passo con la semplicità.

Come suggerisce il nome, si tratta di un’unione che è stata creata tra i due non appena si sono incontrati. Formato dai più grandi chef gastronomici – da Joël Robuchon ad Alain Passard – Toshitaka Omiya ha conservato tutta la finezza delle tecniche culinarie acquisite durante le sue numerose esperienze. Shawn Joyeux, nel frattempo, si è cimentato in diversi settori della ristorazione prima di trovare la sua vocazione, la gastronomia. Per cinque anni ha esercitato il suo ruolo di direttore del ristorante Agapé: è qui che ha conosciuto il suo futuro collega che lo avrebbe seguito in queste tante avventure, Toshitaka Omiya.

Con una certa poesia, la raffinata decorazione del locale immerge gli ospiti in un’atmosfera rilassante. Con vista diretta su rue de Poissy, grazie alla sua grande vetrata, la luce sposa ogni angolo di questo luogo come una carezza voluttuosa. In modo distinto, la scelta tonale – che va dal bianco all’oro – corrisponde incisione aerea dell’artista coreano Hyun Jueng esposta su una delle pareti del ristorante. Risultato: una concordanza si intreccia tra arte e gastronomia.

In cucina, è una sinfonia che viene suonata magistralmente orchestrata dallo chef Toshitaka Omiya che può essere ammirata dalla sua cucina a vista. Un’arte culinaria emerge nei piatti scabri della ceramista Emilie Toutain dove il minimalismo unisce meticolosità e sconcertante maestria. È con un equilibrio armonioso che consistenze e sapori si fondono per formarne uno: lo chef crea una simbiosi tra brodi e succhi combinando sia acidità che una dolcezza importante. Toshi lascia correre la sua fantasia improvvisando, secondo i suoi desideri, piatti a base di prodotti locali e di stagione. Nei suoi piatti, lo chef culinario non lascia nulla al caso e conserva ogni pacco dei prodotti preparati per evitare sprechi.

Il menù? Gnocchi accompagnati da salsa cremosa e dalla delicatezza del caviale o del carciofo consumato sulla fiamma e da un tocco di coriandolo. Grande sommelier, la selezione di 600 referenze di vini e champagne realizzata da Shawn Joyeux abbina con destrezza tutti i piatti proposti dallo chef gastronomico. Per quanto riguarda i dolci, la pasticcera Morgane Raimbaud delizia le papille gustative degli ospiti con i suoi dolci che si destreggiano tra finezza e creatività ricchi di audacia, come il suo Babà al gin accompagnato da bacche di ginepro.

La storia del duo creativo continua con l’apertura nel 2019 del loro secondo ristorante, l’Affinité, anche questo situato nel 5° arrondissement di Parigi.

Marina Mimouni