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Le fantastiche macchine dello scultore Arcangelo Sassolino

Tutto comincia in Italia, terra di artisti e di architettura. Arcangelo Sassolino è nato nel 1967 a Vicenza ed è cresciuto a Trissino. Appassionato di nuove tecnologie, ha creato un puzzle game tridimensionale che ricorda il Cubo di Rubik ed è stato poi assunto da Robert Fuhrer e Nextoy, LLC, rappresentanti di Casio Creative Products. Colpo da maestri: inizia a lavorare per l’azienda a New York, inventando e sviluppando giochi innovativi. Dopo aver trascorso sei anni dall’altra parte dell’Atlantico è tornato nel suo paese natale nel 1996 per creare sculture in marmo a Pietrasanta. Lo scultore si è quindi orientato verso materiali industriali meno accademici come acciaio inossidabile, vetro e cemento. Il suo obbiettivo è che ogni materiale rilasci un’emozione. Pietre, vetro e tutti gli altri materiali prendono vita da un suono, da una luce o da un odore. Le sue opere si trasformano in fantastiche macchine meccaniche termodinamiche che lo proiettano alla Biennale di Venezia del 2022. immersivo che giustappone la storia biblica alla storia dell’umanità. Il re immagina così la decapitazione di San Giovanni Battista (1608), capolavoro di Caravaggio, sotto forma di un’installazione scultorea immersiva che giustappone la narrazione biblica alla storia dell’umanità. L’opera dell’artista sarà esposta al Padiglione di Malta e sarà accompagnata da una composizione musicale di Brian Schembri. Entrambi creeranno un’installazione immersiva che unisce storie bibliche e cultura contemporanea invitando gli spettatori ad attraversare uno spazio tempo e sperimentare la tragedia e la brutalità dell’esecuzione del martire. Arcangelo Sassolino si concentra sui concetti di perdita, imprevedibilità, pericolo e fallimento. In fondo la vita è come le sue sculture: fatta di rischi misurati o eccessivi, di stabilità e instabilità. Invita lo spettatore a vibrare in sintonia con le sue creature personificate.

https://www.arcangelosassolino.it

Flora di Carlo