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Cinque elementi per sapere tutto su Balkrishna Doshi

Balkrishna Doshi è il neovincitore della Royal Gold Medal 2022, assegnato dal RIBA con il consenso della Regina d’Inghilterra. Ecco cinque cose da sapere per avvicinarsi al meglio al suo lavoro.

Primo collaboratore di Le Corbusier e Louis Kahn

Balkrishna Doshi nasce nel 1927 a Pune, in India, in una famiglia di produttori di mobili. Dopo aver studiato architettura a Bombay, è entrato a far parte del team di Le Corbusier, con il quale ha lavorato per tre anni a Parigi e quasi quattro anni in India per supervisionare i lavori ad Ahmedabad. Doshi ha anche lavorato al fianco dell’architetto americano Louis Kahn, in particolare presso l’Ahmedabad Management Institute, con il quale ha poi collaborato per dieci anni.

Vastusilpa

Nel 1956 ha fondato il proprio studio, Vastushilpa, insieme a due architetti. Multidisciplinare, conta attualmente una sessantina di dipendenti. Con una carriera che dura da 70 anni e oltre 100 progetti realizzati, Balkrishna Doshi ha influenzato la direzione dell’architettura in India e nelle regioni adiacenti sia con la sua pratica che il suo insegnamento.

Pritzker 2018

Dopo gli spagnoli dello Studio RCR Arquitectes, è stato Balkrishna Doshi a vincere questo equivalente del Nobel nella disciplina dell’architettura. Primo indiano a vincere il prezioso premio, è anche il vincitore più anziano. In questa occasione dichiara: “Devo questo premio al mio guru, Le Corbusier”. Guru, che ha ringraziato ancora dopo aver appreso di essere stato il fortunato RIBA eletto per il 2022.

A favore di un connubio di artigianato e nuove tecnologie

Con queste parole Simon Allford, presidente del RIBA, ha elogiato il lavoro del vincitore di quest’anno: “Nel ventesimo secolo, quando la tecnologia ha permesso a molti architetti di costruire indipendentemente dal clima e dalle tradizioni locali, Balkrishna è rimasto strettamente legato al suo entroterra: il suo clima, le sue nuove e vecchie tecnologie e il suo artigianato”.  L’architetto, infatti, deve la sua fama al suo impegno per un’architettura sostenibile, ma anche economica.

Un’opera umanista

Una delle sue creazioni più iconiche è senza dubbio la “Aranya Low Cost Housing”. Situato a Indore, nello stato del Madhya Pradesh, questo grande complesso costruito nel 1989 ha risposto a una crisi abitativa nella regione ed è stato premiato con il Premio Aga Khan nel 1995. Un progetto di 6.500 unità abitative che ha riprodotto lo spirito dei villaggi indiani, ospitando quasi 80.000 persone.

Lisa Agostini