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LISA SARTORIO

LA FOTO PALINSESTO

Della fotografia, Lisa Sartorio ha fatto un’arma di distruzione poetica. Dietro la bellezza delle sue sculture fotografiche si cela l’orrore. L’orrore della guerra e dei destini sacrificati, delle fosse comuni e dei volti sfigurati.

Riciclando istantanee documentarie, il suo lavoro di cancellazione e recupero subisce una vera e propria mutazione plastica per dare vita e significato alle immagini morte e disincarnate trasportate nell’anestetico flusso e riflusso dei nostri schermi. Immagini arenate sulle rive dell’oblio che afferra per attaccarne la superficie, graffiarla, squarciarla e modellarne i brandelli.

Paesaggi mutilati (Angle mort), volti al vetriolo fasciati con strisce fotografiche tessute (Les Mutantes)…, raschiature squarciate, l’immagine prende forma e, perdendo la sua piattezza, istiga il risveglio della coscienza…

“Cerco nella pelle dell’immagine una materia per risvegliare il pensiero”
Lisa Sartorio.

Stéphanie Dulout